A quarto Grado, il giornalista Carmelo Greco annuncia la svolta sull'omicidio di Liliana Resinovich: Sebastiano Visintin è indagato e rischia l'ergastolo.
Rivelazione di Quarto Grado: Sebastiano Visintin indagato per l’omicidio di Liliana Resinovich
A Quarto Grado arriva la svolta sull’omicidio di Liliana Resinovich: il marito Sebastiano Visintin è formalmente indagato per l’uccisione della moglie. A sganciare la bomba è stato il giornalista Carmelo Abbate: “Sì, Gianluigi, c’è una svolta clamorosa nell’inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich. Martedì scorso alle 20.20 le forze dell’ordine hanno fatto irruzione a casa di Sebastiano e sono uscite alle 5.20 del mattino e non a mani vuote. Lui è ufficialmente indagato e gli contestano sia il 575 che il 577 del codice penale, per i non addetti ai lavori è l’aggravante per l’omicidio di una persona e quindi il reato è punito potenzialmente con l’ergastolo“.
In attesa che questa notizia data in esclusiva da Quarto Grado venga approfondita, possiamo dire che c’è un nuovo punto di partenza nel caso di Liliana Resinovich, ed è quello che tutte le persone coinvolte, dalla cugina, al fratello Sergio, all’amico speciale Claudio Sterpin attendevano: Sebastiano è indagato ed è lui oggi anche per gli inquirenti, non solo per la “banda degli onesti” e per i leoni da tastiera, l’unico responsabile della morte della moglie Lilly.
A onor del vero c’è da dire che lo stesso Sebastiano Visintin, settimana scorsa in studio a Quarto Grado, non aveva escluso la possibilità di essere indagato, in quanto marito della vittima, ma si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio di Liliana. Persino il suo avvocato, a inizio settimana, aveva sbottato pubblicamente chiedendo agli inquirenti di indagare Sebastiano per poter dimostrare una volta per tutte la sua innocenza e mettere a tacere quella narrazione popolare (e parentale) che ormai lo ha già condannato per l’omicidio di Liliana Resinovich.
Liliana Resinovich: anche Carmelo Abbate scarica Sebastiano Visintin?
Diciamo che Sebastiano Visintin ci ha messo del suo per finire nell’occhio del ciclone: presenzialista in quasi tutte le trasmissioni si è reso protagonista di gaffes, contraddizioni, vuoti di memoria e qualche bugia. Tutti ingredienti che non lo hanno reso simpatico ma soprattutto che lo hanno reso inattendibile e hanno fatto inevitabilmente cadere su di lui tutti i sospetti.
A rendere ancora più roboanti le rivelazioni di Carmelo Abbate è un particolare. “Le forze dell’ordine non sono andate via a mani vuote dalla casa di Sebastiano…“. Cosa avrebbero trovato di significativo a distanza di 3 anni? Hanno in mano la cosiddetta “pistola fumante”, quella tassello che mancava per completare un puzzle che avesse senso? Capiremo presto i nuovi elementi di questo giallo. La cosa singolare, e inquietante, è che a calare l’asso sull’omicidio di Liliana Resinovich sia proprio quel Carmelo Abbate che sempre, fino a settimana scorsa, si è speso per difendere convintamente Sebastiano Visintin contro tutti e contro tutto.