Chi ha ucciso Liliana Resinovich? I sospetti di Claudio Sterpin e Sergio Resinovich sembrano andare in un'unica direzione
Chi ha ucciso Liliana Resinovich? La donna trovata senza vita nei boschi di Trieste il 5 gennaio del 2022 è stata assassinata, questo stabilisce la perizia della dottoressa Cattaneo, e per l’occasione il talk di Rete Quattro, Quarto Grado, ha voluto approfondire la questione con Claudio Sterpin, amico speciale della vittima, nonchè da sempre grande “nemico” del marito Sebastiano Visintin: “Liliana Resinovich – spiega l’ex corridore – non poteva suicidarsi e io l’ho dichiarato il giorno dopo la sparizione in questura”.
“Non poteva essere un suicidio per quello di cui noi parlavamo – prosegue Claudio Sterpin – avevamo programmato il nostro futuro, ora mi ritrovo con la vita sconvolta e stravolta”.
Secondo Claudio Sterpin: “Questa perizia non sarebbe servita a nulla se tre anni fa le indagini fossero state fatte come si doveva. Lo sbaglio fondamentale, quello da cui è partito tutto, è che non si è tenuto conto di quelle lesioni, perché, come mai? Erano lì. Se vengono individuate dopo 3 anni, ci immaginiamo come fossero all’epoca? Anziché chiuderla in un sacco asettico e portarla via, lei poteva avere addosso delle impronte preziose. Ora dovranno ripartire da zero, mi auspico, e rifare tutta la strada”.
LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN: “UCCISA CON UN CUSCINO…”
Ma come si immagina che sia stata uccisa Liliana Resinovich? “Lei è stata uccisa in casa, penso con un cuscino, se io ti metto sulla bocca il mio cappellino in due minuti due non respiri più, finito”. Su Sebastiano: “Il marito si è contraddetto così tante volte. Senza Liliana Resinovich lui era rovinato, anche se aveva i soldi da poter spendere non poteva spenderli perchè non poteva dimostrare di avere soldi non avendo fatto niente nella vita, era Liliana la cassa”.
Secondo Claudio Sterpin Sebastiano spiava le conversazioni telefoniche della donna: “Esiste un programma che mette in collegamento due telefoni e non è da escludere che lui sentisse quando noi ci parlavamo, perchè lui sapeva troppe cose di noi”. E ancora. “L’indagine deve essere ripresa da zero, saremo indagati tutti, io per primo sono qui, non ho nessuna remora, non può non venire fuori chi è stato. Liliana Resinovich avrà giustizia? Voglio sperare, io mi batterò fino all’ultimo, fino a quando Dio mi darà la forza di esserci”.
LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DEL FRATELLO SERGIO
Quarto Grado ha parlato anche con Sergio Resinovich, il fratello di Liliana, anche lui da sempre schieratosi contro Sebastiano: “Finalmente abbiamo una verità, adesso aspettiamo la giustizia, non dobbiamo dimenticare che c’è un assassino che gira. Quello che sospettano tutti è inutile dire i nomi, il sospettato è l’ex marito, il movente è economico principalmente e anche passionale forse, lui non voleva essere lasciato da solo perchè non aveva i mezzi per vivere, non lo reputo neanche un uomo.
Se lui non è responsabile materialmente deve dimostrarlo, io sono sicuro che lui sappia cosa è successo, non ha mai cercato di aiutarmi a cercare sua moglie, poi dopo 4 giorni mi ha chiamato e mi ha detto che non riusciva a vivere perchè aveva 560 euro al mese, come posso non sospettare di lui? Io gli dicevo di aiutarmi e lui mi diceva di no, e si arrabbiava”.
Insomma, Claudio Sterpin e Sergio Resinovich sembrano puntare verso un’unica direzione, Sebastiano Visintin, il marito della donna. Lui non è mai stato indagato in queste tre anni e al momento non vi è uno straccio di prova nei suoi confronti: ma cosa emergerà dalla nuova indagine della procura, che ripartirà da zero dopo la super perizia della dottoressa Cattaneo? Per molti addetti ai lavori questo giallo rischia di rimanere un cold case, l’assassino non emergerà mai, ma di contro sono molti che invece credono che la parola verità sia decisamente più vicina ora che si ha la certezza che Liliana Resinovich sia stata uccisa.
