A Storie Italiane ci si è tornati a concentrare sul caso di Liliana Resinovich con i familiari e gli amici della donna misteriosamente morta ormai quasi tre anni fa e trovata abbandonata in un boschetto qualche giorno più tardi: un caso certamente misterioso e che dopo lunghi mesi in cui gli inquirenti hanno ipotizzato che si trattasse di un suicidio ha aperto le porte ad una nuova ipotesi che sembra confermare tutti i dubbi che da anni avanzano i familiari di Liliana Resinovich che in più occasioni hanno parlato di un omicidio.
A darci le più importanti novità sulla morte di Liliana Resinovich ci ha pensato la seconda autopsia svolta dalla dottoressa Cristina Cattaneo – i cui risultati definitivi sono attesi per la prima metà di gennaio – che non ha rilevato nessun segno di cadute o lesioni autoindotte, notando al contempo anche diverse ferite all’altezza dell’occhio, della narice, del labbro, della tempia, dell’orecchio, del torace, della mano e delle vertebre collegandole ad una (per ora, presunta) aggressione subita prima del decesso; mentre ora è importante sottolineare che non risultano esserci iscritti nel registro degli indagati.
Il botta e risposta tra Sebastiano Visintin e gli amici e parenti di Liliana Resinovich
Intercettato dalla redazione di Storie Italiane qualche giorno fa, il marito di Liliana Resinovich Sebastiano Visintin aveva spiegato che “in quel momento ero sconvolto e sapere la cronologia dell’accaduto, dare delle risposte, è impossibile” sottolineando che “perdere la moglie è spaventoso” e che avrebbe “un vuoto assoluto su quei giorni e mesi” confessando che “anche adesso non sono proprio al 100%, soprattutto perché dopo 3 anni non sappiamo ancora cosa sia successo a mia moglie”.
Parole – quelle del marito di Liliana Resinovich – che sono state ancora una volta fortemente contestate dai parenti della donna scomparsa, tra l’amica Gabriella che – pur capendo che “ha una certa età” che può facilmente inficiarne la memoria – si dice meravigliata “che era già confuso il pomeriggio del 14 sul giorno prima, quando lui ci ha chiamati giù perché la moglie non era tornata”, mettendo anche in luce che l’importante “sono le dichiarazioni rese al sit durante il primo mese perché dopo tutti possono infiocchettare o dimenticare, ma ormai è evidente che ci sono contraddizioni e che lui da tre anni glissa le domande e le scarica su altre persone”.
Sul tema è intervenuta anche la cugina di Liliana Resinovich – Silvia – che ha ricordato che “lui tre giorno dopo mi ha detto che andato a lavare l’auto, a fare benzina e a passeggiare e mi ha detto che era impossibile che fosse salita in auto con qualcuno o con un amante”, sottolineando anche che “se ti sei dimenticato è perché non ti fregava niente di tua moglie” visto che “io mi ricordo perfettamente cosa è successo quando è morto mio marito otto anno fa”.
L’amante di Liliana Resinovich Claudio Sterpin: “Lei ha firmato la sua condanna a morte parlando del nostro amore”
Lasciando da parte la memoria del marito di Liliana Resinovich, la trasmissione si è poi concentrata sulla presunta relazione con l’amante Claudio Sterpin – sempre negata da Sebastiano, anche durante la diretta di Chi l’ha visto – che dal conto suo ha ricordato che “ci sono mille e rotti messaggi che sono stati ribaltati in tutte le maniere dimostrano che quello che ho sempre detto è vero. È chiaro ed evidente che negando il mio rapporto con Lilly vuole tirarsi fuori cercando di avere diritto a perdersi i soldi che aveva i banca e la pensione di reversibilità. Noi il venerdì e sabato di quella settimana dovevamo essere assieme per la primissima volta fuori da Trieste e secondo me lei ha firmato la sua condanna a morte dicendolo in anticipo al marito”.