A Chi l'ha visto ampio approfondimento sul caso di Liliana Resinovich con le parole del marito Sebastiano e del fratello Sergio
Si parla del caso di Liliana Resinovich nell’ultima puntata di Chi l’ha visto andata in onda ieri sera, alla luce delle risultanze della perizia della dottoressa Cattaneo, secondo cui Lily sarebbe stata aggredita e poi uccisa. In studio vi era Sebastiano Visintin, il marito della donna, che ha subito spiegato: “Io indagato? Sono tranquillo e sereno, non ho niente da nascondere, non ho niente a che fare con la scomparsa di Liliana”. E ancora: “La perizia dice che il corpo è rimasto lì, e sarebbe stato impossibile, che il corpo sarebbe stato attaccato dai cinghiali e queste cose qua, e invece…”. Sebastiano aggiunge, prendendosela anche con le persone che parlano troppo: “Ci sono tanti youtuber che hanno creato dei casini – ammette – hanno scritto cose indecenti, copia incolla, non hanno la minima idea”, aggiungendo: “Io avrò un processo al 19 di marzo con cinque querele”.
Sul proprio alibi Sebastiano aggiunge: “L’unica cosa che non mi è piaciuta quando Gabriella e Salvo (i suoi vicini di casa ndr) hanno fatto per entrare in casa mia, è stato uno stratagemma. Io ero a casa, arriva questo messaggio sul telefono di Liliana, loro arrivano e non mi dicono che Liliana è scomparsa, e questo non lo perdonerò mai. Alle sette di sera mi fanno una testa così, dicendo che dovevo andare in questura per denunciare la scomparsa della moglie”. Quindi ha proseguito: “Io sono andato in questura qualche giorno dopo la sparizione di Liliana e ho fatto vedere alla questura che vi fosse questo numero di telefono che ogni tanto chiamava. Io non sapevo fosse il numero di Sterpin, quando lui chiamava io rispondevo e lo sentivo ansimare. Ma erano cose vecchie non di quel giorno”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO: “ERO SEMPRE IN CONTATTO CON LA QUESTURA”
Sebastiano ha continuato: “Io sono andato in questura, ho fatto la segnalazione di scomparsa, poi ogni giorno ero in contatto con gli inquirenti, chiedendo se avevo notizie. I suoi amici e parenti cos’hanno fatto? Sterpin è andato a cercarlo nei luoghi lontani? Movimenti un po’ strani”. Aggiunge: “Io non porto più la fede, ma non sono fidanzato, nessuno potrà sostituire mai Liliana nel mio cuore. Lei ha lasciato la fede a casa? Lei ha lasciato tutto, i documenti, i telefoni, quindi la fede non è una cosa cruciale”.
Chi l’ha visto fa poi notare che Sebastiano Visintin ha fatto una mossa dello strangolamento a Porta a Porta, dove il marito di Liliana Resinovich era andato due sere fa: “Ma era stato fatto vedere già dal professor Fineschi”, ribatte lui, con riferimento ad un servizio di Quarto Grado di poche settimane fa con Ilaria Mura. “Io non ho mai alzato una mano su Liliana – aggiunge – Claudio Sterpin si è fatto un film su Liliana Resinovich, io non crederà mai alla sua storia d’amore, lui ha travisato il comportamento di Lily che è molto affettiva, lei gli è stata vicina perchè aveva perso la moglie, e avevano avuto una storia in passato. Lui ha detto talmente tante cose…”.
LILIANA RESINOVICH, L’INTERVISTA AL FRATELLO SERGIO: “SEBASTIANO NON HA FATTO NULLA”
A Chi l’ha visto vi era anche Sergio Resinovich, il fratello della vittima, che ha raccontato: “Vorrei ringraziare l’avvocato Gentile e l’associazione Penelope che mi hanno sopportato e supportato, siamo arrivati ad un traguardo, anche se è brutto da dire, ma decreta ciò che ho sempre detto, che Liliana Resinovich non si è suicidata ma è stata uccisa. Dopo questa perizia sono state riscontrate ulteriori lesioni ma anche ulteriori colpi ed hanno detto che la morte è stata soffocata. E’ stata bastonata, ora spero che si ricominci da capo. Questo è stato il primo punto richiesto dal Gip con altri 24 punti che devono essere controllati e visti, punto per punto”. E ancora: “Quel giorno della sparizione, quando mia sorella non mi ha risposto al messaggio, poi son riuscito a parlare con Sebastiano che mi aveva detto che aveva lasciato i telefoni a casa e mi sono allarmato, anche perchè son cresciuto con lei e la conoscevo benissimo”.
Quindi ha continuato: “Poi nei giorni seguenti ha avuto un comportamento che non era consono con una persona che ha vissuto per 32 anni con un’altra persona. Non ha fatto niente per cercarla, non ha mai fatto niente, l’unica cosa che ha sempre ribadito è stato ‘aspettiamo, aspettiamo’. Come posso fidarmi di una persona così?”. Sergio Resinovich ha poi commentato il video del ritrovamento del corpo: “Volevano sapere solo se fosse Liliana Resinovich e basta, questa era la priorità dei presenti. Poi hanno chiuso il sacco e l’hanno portato in obitorio, io sono un profano, ma vedendo anche nei telefilm si fanno altre attività quando trovano un corpo, non quella di controllare subito la persona trovata”. Sergio Resinovich aggiunge e conclude: “E’ stato un duro colpo perdere Liliana in questa maniera”.