L'inno del corpo sciolto di Roberto Benigni, brano cantato a Sanremo 2025, ha un significato e un testo molto particolare: ecco quale
Qual è il significato della canzone L’inno del corpo sciolto di Roberto Benigni?
Roberto Benigni ha dato il via alla quarta serata del Festival di Sanremo 2025 e, su invito di Carlo Conti, ha intonato L’inno dei corpo sciolto, un suo celebre brano di genere satirico che parla di un tema molto particolare, chiaramente comprensibile da alcune frasi del testo: “È questo l’inno del corpo sciolto/ Lo può cantare solo chi caca di molto/ Se vi stupite, la reazione è strana/ Perché cacare soprattutto è cosa umana”. La canzone parla, infatti, dell’atto di defecare, sottolineando la normalità di questo gesto, umano e comune a tutti, di cui perciò non ci si deve affatto vergognare.
Il brano, che utilizza parole anche forti e a tratti scurrili, ha in realtà un fine che va oltre le sue frasi: quello di normalizzare, in generale, tutto ciò che ci sembra imbarazzante ma che, in realtà, facciamo tutti. L’esempio più lampante, e forse meno piacevole, è proprio quello delle feci, che Benigni usa, quindi, come metafora per la sua canzone. “Evviva i cessi, sian benedetti/ Evviva i bagni, le toilettes e gabinetti/ Evviva i campi da concimare/ Viva la merda e chi ha voglia di cacare”, dice l’attore nella sua canzone.
