LINO GUANCIALE SARA’ IL COMMISSARIO RICCIARDI MA..
Quello di questa sera è solo l’assaggio di quella che sarà la prossima stagione televisiva di Rai1. Lino Guanciale oggi sarà sul palco di Una storia da cantare ma dal prossimo autunno sarà protagonista del prime time calandosi nei panni dei suoi protagonisti storici e non soli. In queste settimane è in onda in replica con Non dirlo al mio capo ma la Rai nei giorni scorsi ha annunciato l’arrivo de L’Allieva 3, le cui riprese stanno terminando proprio in questi giorni, e poi porterà sullo schermo un personaggio tutto nuovo, Il Commissario Ricciardi. L’attore si butterà a capofitto in questo nuovo iter che potrebbe portarlo sullo schermo nel ruolo inedito di un commissario con sullo sfondo la bella Napoli. Quanto durerà questo nuovo impegno e quali saranno gli ascolti che i fan regaleranno a Rai1? (Hedda Hopper)
LINO GUANCIALE OMAGGIA FABRIZIO DE ANDRE’
C’è anche Lino Guanciale tra i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno deciso di mettersi in gioco per omaggiare Fabrizio De André nel programma “Una storia da cantare“. Nello show condotto da Bianca Guaccero ed Enrico Ruggeri, riproposto oggi in replica in prima serata su Rai Uno, l’attore è stato protagonista di diversi sketch, ma senza dubbio uno dei momenti più intensi è quello che lo ha visto interpretare “La città vecchia”, brano pubblicato oltre che come 45 giri, anche in “Tutto Fabrizio De André”, una raccolta edita nel 1966. Nel presentare questo capolavoro dedicato alla città di Genova, Lino Guanciale, seduto di fronte a Bianca Guaccero, ha spiegato perché questo brano lo ha particolarmente colpito: “Lo avrò sentito la prima volta a 14 anni, era così facile da memorizzare: ad ogni suono corrispondeva un mattone di quella città vecchia”.
LINO GUANCIALE A “UNA STORIA DA CANTARE”
A motivare la decisione di Lino Guanciale di eseguire, in maniera molto umile e consapevole dei propri limiti, “La città vecchia” anche il significato intrinseco della canzone. Per dirla con le parole dell’attore: “De André non apparteneva a quella parte di città, è stata la patria che ha scelto per sé. Non era nato in quelle strade, non era nato in quei vicoli, non era nato tra quella gente, ma ha voluto diventare cittadino di quella gente. Questo è un gesto potentissimo, perché significa che un mondo diverso lo puoi costruire, lui questo lo prova in qualche modo”. Guanciale ha poi dato voce ad “Amore che vieni, amore che vai”, canzone pubblicata per la prima volta nell’aprile del 1966, come lato B, nel 45 giri Geordie/Amore che vieni, amore che vai, insieme alla stessa Bianca Guaccero e ad Enrico Ruggeri.