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furibonda tra il direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti, e Mario Capanna, storico leader sessantottino, che si sono trovati a discutere sul tema del fascismo partendo da spunti che hanno toccato sia la gestione dell’emergenza coronavirus, sia il drammatico caso della morte di Willy Duarte, pestato a morte fuori da una discoteca a Colleferro, in provincia di Roma. A far saltare però la mosca al naso al direttore del quotidiano milanese è stata la discussione sull’aggressione subita da Matteo Salvini, che durante un comizio ha visto una donna scagliarglisi contro e strappargli di dosso il Rosario che teneva sotto la camicia. Furiosa la risposta di Sallusti sul tema: “La sinistra italiana è fascista”, e anzi Sallusti ha corretto subito il tiro, rincarando la dose: “Non voglio offendere i fascisti, la sinistra italiana è comunista, è peggio, la più grande tragedia del Novecento più del nazismo“. Parole che hanno fatto sobbalzare Capanna, che ha invitato Sallusti a non mostrarsi come un vero e proprio fiancheggiatore delle idelologie nazifasciste.
CAPANNA A SALLUSTI: “CERTE PAROLE FICCATELE DOVE IMMAGINI…”
, si può notare come la situazione si sia accesa molto rapidamente tra Sallusti e Capanna. “Quando Sallusti dice la sinistra è fascista si ficchi quelle parole dove può immaginare.” “Capanna, il Sessantotto di cui lei è stato protagonista è stata la cosa più fascista che c’è stata in Italia,” ha ribattuto Sallusti ma Capanna ha chiosato: “La Sinistra in Italia ha fatto la Resistenza! Passiamo oltre…” Il direttore de “Il Giornale” è tornato però anche sulla contestazione ricevuta da Salvini a Torre del Greco, con lancio di pomodori al comizio del segretario leghista, per ribadire i suoi concetti chiave: “Quello che è successo oggi a Torre del Greco, che fa seguito all’aggressione di Pontassieve, dimostra in maniera inequivocabile da che parte sta l’odio. Impedire all’avversario di un comizio è quanto di più fascista possa esistere. In 20 anni non ho mai visto militanti di Forza Italia, Lega o Fratelli d’Italia contestare e fare chiasso nei comizi altrui, qui nel centrodestra c’è un concetto di democrazia abbastanza chiaro, di là c’è il fascismo“.