La Regione Lombardia ha aggiornato il piano del 2025 per la sanità: gli obbiettivi presentati oggi dall'assessore al welfare Guido Bertolaso

Sono stati completati in queste ore i lavori di aggiornamento per la programmazione della sanità nella Regione Lombardia, presentati dall’assessore al welfare Guido Bertolaso che ha revisionato – assieme ai suoi tecnici – gli indirizzi per l’anno in corso al fine di rispettare il Piano Sociosanitario Regionale: linee già approvate dalla giunta regionale e che entreranno in vigore da subito, ambendo a rendere più moderno e vicino ai bisogni dei cittadini il sistema sanitario meneghino.



Prima di vedere le novità sul sistema sanitario della Lombardia, vale la pena soffermarci un attimo sulle parole dell’assessore Guido Bertolaso che ha ricordato che i principi che hanno guidato i lavori sono soprattutto tre: in primo luogo quello di “fare di più” per i cittadini, secondariamente rispondere “ai bisogni concreti” di chi vive nella ragione e infine – ma certamente non per importanza – valorizzare “le professionalità” lombarde.



Complessivamente – ha continuato l’assessore al welfare della Lombardia – il piano mira a rafforzare “la prevenzione“, a ridurre i “tempi d’attesa” per chi richiede delle cure e a investire maggiori risorse “sulla salute mentale e sulla prossimità“; il tutto perseguendo un approccio che sia “pragmatico, equo e orientato alla qualità” in grado di rendere l’intero sistema sanitario lombardo “più giusto, moderno e trasparente“.

Tutte le novità della sanità in Lombardia: cosa contiene il progetto varato dalla regione in queste ore

Entrando nel merito dei nuovi obbiettivi della sanità in Lombardia, interessante è notare che sono stati complessivamente potenziate – nell’ottica della prevenzione – le risorse a favore della campagna vaccinate per l’influenza, aggiungendo anche i vaccini per pneumococco, herpes, meningococco ed epatite a quelli offerti gratuitamente; mentre sono stati potenziati anche gli screeing oncologici ed è stato confermato il sostegno economico per combattere l’HIV, la scabbia, le malattie nei luoghi in cui i giovani si incontrano e quelle legate ai luoghi di lavoro.



(Ansa)

Contestualmente, la Regione Lombardia ha anche deciso di aprire nuovi dipartimenti nei nosocomi – tra quello dedicato alla cardiochirurgia pediatrica e quelli di neurochirurgia infantile -, di istituire nuove centrali ragionali per le dimissioni operative 24 ore al giorno, di rafforzare il sistema (spesso zoppicante) dei trapianti e di potenziare i progetti formativi sull’innovativa chirurgia robotica; mentre al contempo sono stati destinati 15 milioni alla tutela della salute mentale dei cittadini e sono state potenziate le Case di Comunità, per accogliere anche chi non dispone di un medico di base.

Tra gli altri – tanti – obbiettivi fissati per la sanità in Lombardia, si contano anche 10 milioni di euro aggiuntivi per ridurre le liste d’attesa grazie alla cooperazione con le strutture private (anche quelle non accreditate con SSN) e sono stati nuovamente inseriti nei prodotti a carico della sanità regionale le calzature ortopediche e le protesi spinali; mentre dal punto di vista della digitalizzazione i Pronto soccorso saranno dotati di un servizio di assistenza per gli stranieri, sono state stanziate altre risorse per la ricerca medica e sono stati introdotti nuovi sistemi di analisi dei dati epidemiologici e clinici.