Via alla vaccinazione dei 40enni nella Regione Lombardia dal 20 maggio. Il commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Figliuolo, mercoledì sera in una lettera ha invitato le regioni ad aprire le prenotazioni da lunedì, ma in Lombardia sarà possibile solo giovedì. «L’anticipazione dei 40enni? Le agende sono state riempite dai 50enni e 60enni», la spiegazione fornita dal governatore Attilio Fontana. Le variabili sono diverse: dall’arrivo di nuove dosi alla redistribuzione delle fiale di AstraZeneca inutilizzate passando per la data del richiamo. Il nodo principale resta la disponibilità dei vaccini in Lombardia. «Abbiamo avuto rassicurazioni sulle consegne solo fino a fine maggio. Però non sappiamo quanti vaccini arriveranno a giugno. Questo è un problema che il commissario può risolvere solo rapportandosi con l’Europa», ha dichiarato Letizia Moratti, assessore al Welfare.
Per questo le prenotazioni per i 40enni potrebbero partire a metà della prossima settimana. «Dopo il 20 maggio, se arriveranno nuove dosi, possiamo pensare a un allargamento», ha fatto sapere Attilio Fontana.
VACCINI 40ENNI? IN LOMBARDIA REBUS DOSI (E RICHIAMI)
Il presidente della Regione Lombardia, pur evidenziando che si sta procedendo con un «ritmo eccellente» nella campagna vaccinale, ha ribadito che l’incognita principale resta la disponibilità dei vaccini, altrimenti «con la nostra organizzazione potremmo inoculare 140-150mila dosi al giorno». L’altro rebus è rappresentato dalla redistribuzione dei vaccini di AstraZeneca: la regione guidata da Attilio Fontana, che è quella con un tasso di rifiuto bassissimo (0,5% circa), attende fino a 300mila dosi in più alla settimana. È poi incorso una interlocuzione col governo per le secondi dosi in estate. «Stiamo lavorando in Regione per evitare di fissare appuntamenti a metà agosto, quando in molti saranno in ferie. Auspichiamo una collaborazione tra regioni almeno per quanto riguarda i lavoratori lombardi», ha dichiarato Letizia Moratti.
Intanto riprendono le somministrazioni per insegnanti e personale scolastico che non hanno ricevuto la prima dose. Da ieri è possibile prenotare il primo appuntamento sul portale regionale per chi è inserito nella “whitelist”, cioè 70mila persone che sono state bloccate dall’interruzione momentanea della campagna e che per vari motivi non erano riusciti ad entrarvi.