Lucia Panigalli è una donna disperata che ormai da tempo. Vittima di tentato omicidio da parte dell’ex compagno Mauro Fabbri, quest’ultimo assoldò poi dal carcere un altro uomo affinché completasse il lavoro al suo posto. Per due volte, dunque, la donna ferrarese ha rischiato di morire ed ora torna a parlare alla trasmissione Chi l’ha visto, rivolgendo un nuovo appello e ribadendo il suo stato di pericolo. Quell’uomo oggi è libero, avendo potuto godere di 224 giorni di sconto della pena per buona condotta. La prima aggressione ai danni della donna avvenne il 16 maggio 2010, quando Lucia rimase vittima nei pressi della sua abitazione, aggredita da un uomo a volto coperto, suo ex compagno per 18 mesi, la quale la prese a calci e pugni in viso. L’uomo tentò di accoltellarla e le pronunciò ripetutamente due parole che per la Panigalli rappresentarono una promessa: “Ti uccido”. L’uomo fu condannato a 8 anni e mezzo per tentato omicidio, poi ridotti fino alla sua completa libertà. Nessun pentimento per l’aggressione alla sua ex, al punto da commissionare il suo omicidio a un sicario bulgaro ma anche questo tentativo va in fumo. Il criminale denuncia tutto ma Fabbri per via di un assurdo paradosso non è considerato punibile poichè secondo l’articolo 115 del Codice penale le intenzioni, se rimangono tali, non sono appunto da considerarsi punibili.
LUCIA PANIGALLI, APPELLO A CHI L’HA VISTO
“La mia vita non è più vita è come vivere con un cancro, in attesa di morire”, ha raccontato in diverse circostanze Lucia Panigalli, come riferisce Repubblica.it. Adesso però, dopo l’intervista a Porta a Porta considerata dalla stessa vittima offensiva e irrispettosa nei suoi riguardi, la donna ferrarese torna a rendere un suo nuovo appello, questa volta alla trasmissione di Raitre. “Io sto annunciando la mia morte da tanto tempo ormai”, ha tuonato la Panigalli ai microfoni di Chi l’ha visto. “L’ho già detto tante volte ma nessuno fa niente”, ha proseguito, ribadendo come dal 2010, ovvero dal giorno della sua aggressione, lei stia urlando aiuto seppur invano. “Io sono in pericolo, mi sento in pericolo. Cosa stanno aspettando che io muoia per poter dire ‘poverina quella signora, ha tanto parlato, lo ha detto ai quattro venti, poverina è morta’”, ha proseguito ormai esasperata da un’attesa che finora ha solo dato ragione al suo ex violento.