Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha raccontato la sua straordinaria quanto drammatica avventura, ad un passo dalla morte prima del ritorno. «Il cuore si è fermato, stavo morendo. Mi sono svegliato il giorno dopo», spiega parlando con i microfoni del Corriere della Sera ricordando l’episodio accaduto il 24 marzo scorso: «Ero a tavola con alcuni amici vicino a Padova. Un periodo d’impegno particolare su più fronti, mentre stavo facendo alcuni giorni di digiuno per la Quaresima, e con più caffè del solito. A un certo punto sono crollato».
Esame di avvocato, c’è bando per sessione 2024-25/ Modalità confermate: prova scritta e orale in tre fasi
Un malore che sarebbe stato fatale se non ci fossero stati due medici a tavola con lo stesso Luigi Brugnaro: «Uno di loro mi ha fatto il massaggio cardiaco e mi ha salvato la vita. Mi sono risvegliato il giorno dopo – ha raccontato ancora – ho aperto gli occhi e mi sono detto: “Cosa vogliono tutte queste persone”? Ho chiesto subito gli occhiali e il mio telefonino. Ma la vuole sapere la verità? È che non ho avuto paura. Perché l’Azienda Ospedale-Università di Padova è stata incredibile: medici e infermieri, un’organizzazione perfetta. Ho solo pensato che forse non era il mio momento: a 60 anni ho una voglia di vivere pazzesca». Luigi Brugnaro è la seconda volta che rischia la vita prematuramente: «Da ragazzo feci un incidente pauroso quando facevo il venditore per mantenermi all’università. Una distrazione e con la Cinquecento finii in un fosso lungo la tangenziale. Ero accartocciato tra le lamiere, ma con un ricordo nitido: “Se riesco a pensare che sono morto è segno che sono vivo”, mi dissi. All’ospedale, tanto era il sangue dall’ambulanza, sentii i medici dire che ero morto: io feci le corna da sotto il lenzuolo».
Suicidio assistito, Asl Toscana approva richiesta di una 54enne/ È affetta da sclerosi multipla progressiva
LUIGI BRUGNARO: “HO FATTO IL TAGLIANDO AI MIEI PRIMI 60 ANNI…”
Una sorta di miracolato quindi: «Ho fatto un fioretto? Preghiere tante, fioretti meno». Il giorno delle dimissioni dall’ospedale il sindaco di Venezia ha voluto immortalare il momento con un selfie con la compagna Stefania: «È che io Stefania la amo profondamente. Ci ho scommesso tutto. Mi ha ripagato dieci volte di più. Da quando mi sono separato con mia moglie sono stato sei anni ad aspettarla: mi prendeva e mi lasciava. Era un periodo buio: andavo da solo in barca. Un giorno riapparve all’improvviso e mi disse: “Faccio ancora in tempo”? È toscana, parla giapponese, ha verve e charme da vendere. Mi risposo? È una notizia troppo grande. Poi magari gliela dirò».
Olimpiadi 2024, chi è Filippo Grandi?/ Premiato con l'Alloro Olimpico durante la Cerimonia (26 aprile)
Ma cosa vuole fare da grande Luigi Brugnaro, che oltre a essere sindaco di Venezia è anche a capo di un gruppo che sfiora il miliardo di fatturato: «Oggi ho fatto il tagliando. I prossimi 60 non vorrei annoiarmi. Continuerò a occuparmi di cosa pubblica. In parlamento? Assolutamente no. Ho preso un impegno con la mia gente, e lo manterrò fino alla fine».