Luigi Sartor condannato a 14 mesi per droga/ Ora dovrà aiutare tossicodipendenti
Luigi Sartor condannato a 14 mesi per droga. L’ex calciatore di Juventus, Vicenza ed Hellas Verona farà volontariato in una comunità specializzata nel recupero di tossicodipendenti

Luigi Sartor è stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’ex calciatore di Vicenza, Juventus, Hellas e molti altri club era stato arrestato il 12 febbraio dalla Guardia di Finanza mentre curava la coltivazione di 106 piante di marijuana insieme ad un complice all’interno di un casolare abbandonato a Lesignano Palmia. Per questi fatti è stato giudicato ieri con rito abbreviato, quindi ha ottenuto lo sconto di un terzo della pena. Di conseguenza, Sartor è stato condannato ad un anno, due mesi e venti giorni, mentre il pubblico ministero aveva chiesto due anni. Un verdetto soddisfacente per l’ex calciatore, visti i guai passati.
Negli ultimi anni, infatti, Luigi Sartor è stato condannato anche per maltrattamenti all’ex moglie e per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Il giudice ha disposto la permanenza agli arresti domiciliari, inoltre dovrà redimersi facendo volontariato. A tal proposito, spiega il Corriere della Sera, ha intrapreso una collaborazione con gli ospiti di una comunità terapeutica di Parma.
LUIGI SARTOR CONDANNATO: I GUAI DELL’EX CALCIATORE
Questa comunità è specializzata nel recupero di tossicodipendenti. Una scelta non casuale, visto il reato commesso da Luigi Sartor. «Oggi le viene data l’occasione per correggere il corso della sua vita», ha affermato il giudice rivolgendosi all’ex calciatore, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Lui dal canto suo ha raccontato di aver acquistato i semi di canapa in un negozio, ma ha negato di aver avuto l’intenzione di spacciare droga. «Volevamo coltivarla e poi dividerci le piantine», la sua spiegazione che però non è stata considerata credibile. A prescindere dalle motivazioni, resta evidente la parabola triste di Luigi Sartor, passato dai campi di calcio alle aule di tribunale. I primi problemi sono cominciati il 19 dicembre 2011, quando venne arrestato a Parma per l’inchiesta sul calcioscommesse. Secondo l’accusa, era l’intermediario tra due gruppi che gestivano i soldi delle puntate sul campionato di calcio. Lui ha sempre negato, uscendone pulito nel 2019 perché tutto fu prescritto, ma nel frattempo la sua carriera è finita.
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