Caterina Balivo dice di essere proprio tornata liceale, durante l’esibizione di Lupo. Dietro quella maschera, infatti, potrebbe celarsi Sal Da Vinci, uno degli artisti che più hanno caratterizzato la sua adolescenza, con le loro colonne sonore romantiche e struggenti. L’ipotesi, tutto sommato sta in piedi, se consideriamo anche la cadenza napoletana e la passione per gli aerei (riferita alla mezza omonimia con l’aeroporto Da Vinci di Roma). Per il resto, gli altri giurati hanno le idee abbastanza confuse. Siamo giunti a quel momento della serata in cui i cinque sono chiamati a indossare le cuffie per ascoltare le loro voci senza accompagnamento musicale. Insinna riconferma l’ipotesi Roby Facchinetti, non sapendo proprio chi nominare. (agg. di Rossella Pastore)
L’esibizione di Lupo a Il cantante mascherato
“C’è un vincitore di un Festival di Sanremo. O forse più di uno. Ti posso dire che ci sono altre due vittorie a Sanremo, tra le maschere rimaste in gara”. Questo l’indizio divulgato da Milly Carlucci all’inizio della semifinale de Il cantante mascherato. Lo dice rivolgendosi alla giuria, e in particolare a Flavio Insinna, ansioso di sapere chi si celi dietro alle maestose maschere del programma. Magari anche qualche attore di fiction o di cinema come lui… per ora, comunque, è tempo di soffermarsi sulla musica. Quella di Gigi D’Alessio in particolare: è proprio sulle note di Non mollare mai, che Lupo sceglie di esibirsi a inizio serata. ”Insomma, siete proprio sicuri…”, sintetizza Lupo nella clip. Per poi esortare a stare calmi: non è affatto detto che dentro al suo costume ci sia proprio il celebre cantautore partenopeo. Per dare un aiutino (o forse per confondere le carte), Lupo fa una videochiamata con il vero Gigi: “Comunque ’sta cosa non è possibile”, fa sapere D’Alessio, un po’ contrariato. “Mi chiamano tutti i venerdì per sapere se io sono il Lupo. Tengo il cellulare staccato, la prossima volta”. Questa sera, però, Caterina Balivo avanza una nuova ipotesi: “È Sal Da Vinci”. Dietro la sua affermazione, un ragionamento abbastanza complesso che tira in ballo la sua passione per gli aerei: forse un gioco con il nome dell’aeroporto più famoso d’Italia, il Leonardo da Vinci di Roma?. Per ora lo scenario è ancora molto incerto. (agg. di Rossella Pastore)
IL LUPO E’ ROBY FACCHINETTI? L’INDIZIO SUGLI OCCHI…
Il momento importante è ormai alle porte. Il Cantante Mascherato si avvia verso la finale e questa sera non solo ci sarà un doppio smascheramento che potrà mettere a rischio il Lupo ma i concorrenti si esibiranno in una manche senza cori e musica, solo a cappella. Solo i più bravi a questo punto riusciranno a nascondere la loro vera voce, altri, invece, saranno a rischio, Lupo compreso. Se davvero sotto la sua maschera si nascondesse Roby Facchinetti (nome saltato fuori per via dei suoi occhi azzurri), sarà difficile per lui non farsi riconoscere cantando a cappella. Siamo sicuri che toccherà davvero a lui svelarsi questa sera ad un passo dalla finalissima? I nostri dubbi rimangono proprio come quelli dei giudici che quando lo sentono esibirsi rimangono sempre in alto mare facendo i nomi più disparati.
LUPO, CHI È? I NUOVI INDIZI
Anche venerdì scorso, durante la puntata de Il Cantante Mascherato, il Lupo ha messo in crisi i giudici con la sua voce e i suoi indizi. Lui stesso ha ammesso di venire da una famiglia umile spazzando via il fatto che sia un figlio d’arte mentre la sua cadenza lascia sempre più pensare che sotto la maschera si nasconda proprio un napoletano. Proprio per questo in molti avevano pensato a Gigi d’Alessio ma se davvero i suoi occhi fossero azzurri, le cose non sarebbero così. A questo punto è stato Flavio Insinna a fare il nome di Roby Facchinetti che sogna addirittura una reunion con Red Canzian che potrebbe nascondersi sotto la maschera del Pappagallo. Gli altri giudici invece puntano tutto sull’indizio della comicità convinti che si tratti di un attore comico. Il Lupo stesso ha stuzzicato tutti al grido di: “Mi sto divertendo tantissimo a farvi impazzire. Attenzione, il lupo inganna: si può vestire anche da agnello. Quando ero giovane ero molto timido, sempre un passo indietro. Poi ho scoperto che sapevo far sorridere la gente, la timidezza era la mia vera maschera e io l’ho strappata via”.