Grosseto, giocatore ha malore in campo: mamma dell'avversario lo salva praticandogli un massaggio cardiaco per 20 minuti circa
Una donna ha salvato un giovane giocatore colpito da malore, avversario della squadra in cui giocava il figlio. “Mamma corri, scendi in campo – l’ha chiamata il figlio durante una partita nello stadio di Ribolla – sta morendo, non respira più”. Sono queste le parole riportate da Il Corriere della Sera, che racconta la storia di una madre, infermiera professionale, che non ha esitato a intervenire in prima persona nel mezzo di una partita, un momento di sfida e di svago che ha rischiato di trasformarsi in tragedia.
La donna ha preso in mano la situazione coordinando immediatamente i soccorsi dopo l’appello disperato del figlio: ha incaricato i due dirigenti sportivi di praticare il massaggio cardiaco al centrocampista 27enne colto da malore, mentre lei si è occupata della respirazione bocca a bocca. L’intervento si è protratto per venti, eterni minuti. Poi, come ha raccontato la donna al Corriere, “ho capito che era salvo e gli ho detto scherzando che finalmente si è svegliato perché lo avevo baciato sulla bocca, come nelle favole”.
Salvato da malore dalla madre di un avversario: “sta bene, mi ha telefonato”
Questa vicenda, per fortuna a lieto fine, ha avuto luogo a Ribolla, in provincia di Grosseto, nel pomeriggio di domenica 19 febbraio 2023. Una partita come le altre, che però dopo dieci minuti di gioco vede il centrocampista 27enne cadere a terra. Il ragazzo cerca di rialzarsi, fino a che non perde conoscenza. Il grido di aiuto arriva dalla squadra avversaria, ed è così che la 54enne interviene subito, mettendo a disposizione la sua professionalità e la calma che le permette di coordinare le operazioni. “Non è vero non ci sono solo io – si difende la donna, raggiunta dal Corriere della Sera – Abbiamo lavorato in équipe con il presidente del Suvereto Calcio, Roberto Daiqui e l’allenatore del Ribolla Filippo Galeotti. Io gli davo ritmo del massaggio, ma loro sono stati eccezionali e senza il loro intervento da sola non ce l’avrei fatta”. E ribadisce che “fondamentale è stata la presenza del defibrillatore e di un operatore sanitario, anche lui lì per caso, che lo ha saputo usare. Certo, anche massaggio cardiaco e respirazione sono stati fondamentali”.
Ora il centrocampista 27enne colto da malore si trova ricoverato all’ospedale di Grosseto, in terapia sub intensiva. “Sta bene – spiega che la donna, che non ha perso i contatti – stamani mi ha telefonato e mi ha ringraziato. Mi ha chiamato anche la sua mamma. Era commossa e io pure perché salvare la vita a una persona è la cosa più bella che c’è”.
