Approvata la nuova manovra anti evasione in Legge di Bilancio, le novità sulle compensazioni e dichiarazioni Iva, Rottamazione 5 e ipotesi bonus genitori
Approvata in Legge di Bilancio 2026 la nuova Manovra anti evasione fiscale, parte la stretta sulle omissioni con nuovi limiti, controlli automatizzati e divieti per i contribuenti in particolare sui settori Iva e compensazioni. Come anticipato dal Ministro Giorgetti, l’operazione da 18,7 miliardi di euro, prevede una strategia ben precisa, che da una parte taglierà alcuni benefit come detrazioni e incentivi e dall’altra andrà ad aumentare i fondi a disposizione per la sanità e la difesa.
Nel dettaglio, la principale novità sarà quella delle soglie stabilite oltre le quali non potranno più essere compensati i debiti, specialmente in presenza di accertamenti da parte della riscossione o iscrizioni a ruolo già scadute, che passano dai precedenti 100mila euro a 50mila. Diventerà attivo anche il nuovo meccanismo di verifica automatica, che andrà a scovare le dichiarazioni Iva non presentate e le omesse liquidazioni grazie agli strumenti di controllo sulle anomalie che incroceranno i dati tra fatture elettroniche e precompilata permettendo un automatismo dell’accertamento che diventerà più veloce.

Manovra anti evasione, nuovi requisiti per la Rottamazione 5 e ipotesi bonus genitori separati
La Manovra inserita in Legge di Bilancio prevede nuovi meccanismi dei controlli anti evasione e di conseguenza iter accelerati per quanto riguarda gli accertamenti per chi non è in regola. Questi comprenderanno anche i contribuenti che vogliono mettersi in regola aderendo alle sanatorie previste dal governo. Si sta infatti lavorando alla Rottamazione 5 che però a differenza della precedente avrà requisiti più stringenti, come ad esempio il massimo di rate saltabili consecutive, pari a due, e un sistema che faciliterà la decadenza per coloro che inizialmente pagano per evitare sanzioni poi abbandonano i piani rateali per favorire la regolarità.
Oltre a questo, sono allo studio anche bonus e incentivi per le fasce più fragili.Tra le ipotesi, come ha anticipato Matteo Salvini, c’è la possibilità di introdurre un contributo destinato ai genitori separati che potrebbe inserirsi nel piano casa già illustrato dal governo che dovrebbe favorire una maggiore equità sociale, anche per chi improvvisamente si ritrova fuori dal circuito perchè in difficoltà economica.
