Manovra e lavoro, le proposte della ministra Calderone: dai rinnovi detassati all'Irpef al 10% su aumenti salari, proroga per Quota 103 e Opzione donna
Tra le proposte per la nuova legge di Bilancio ve ne sono anche sul lavoro da parte della ministra Marina Calderone. Per quanto riguarda le tasse sui salari, l’idea è di applicare lo sconto fiscale agli incrementi retributivi previsti dai rinnovi contrattuali, quindi si pagherà il 10% di Irpef per tre anni, fino al 2028. Questa misura si associa a quella per un’imposta del 10% sostitutiva dell’Irpef ordinaria, nel limite di 4mila euro lordi.
Passando ai fringe benefit, l’anno prossimo la tassazione dei premi di risultato sarà del 10% per l’importo totale di 4mila euro lordi, ma per i lavoratori con reddito superiore a 80mila euro, ma fino a 100mila euro. Stando a quanto riportato da ItaliaOggi, per quanto riguarda la parte eccedente, è prevista la tassazione ordinaria.
Le proposte del Ministero del Lavoro riguardano anche i Ccnl: in caso di mancato rinnovo entro 24 mesi, ci sarà un adeguamento delle retribuzioni in base a come cambia l’Ipca, entro il tetto del 5% all’anno, fino al rinnovo. Per i Ccnl con rinnovo dal 2026, gli effetti economici potranno decorrere dalla scadenza del contratto rinnovato, ma comunque non prima del 2026.
LEGGE DI BILANCIO, DALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA ALLA CIGS
Per quanto riguarda la previdenza integrativa, i lavoratori che hanno mantenuto del tutto o parzialmente il Tfr presso il proprio datore di lavoro, potranno scegliere entro il 30 settembre dell’anno prossimo se proseguire così. Se non effettuano alcuna scelta, dal’1 ottobre il Tfr passa al fondo pensione collettivo previsto dal Ccnl o al fondo pensione residuale (Cometa). In questo modo, i fondi pensione potranno cambiare la misura dei contributi e delle prestazioni, se si trovassero in difficoltà per carenze di patrimonio in riferimento agli impegni finanziari.
Ma è prevista anche una pensione integrativa di invalidità, perché i fondi pensione dovranno garantire agli iscritti, attraverso polizze assicurative, anche prestazioni contro i rischi di non autosufficienza o per le terapie di lungo corso. I contributi saranno a carico del datore di lavoro, altrimenti una quota verrà destinata al fondo pensione, a carico sia del lavorare sia del datore o committente. Tra le proposte di Calderone c’è la prestazione universale da 1.382 euro al mese per gli over 80 che hanno indennità di accompagnamento e Isee da ampliare fino a 12mila euro, quindi si dovrebbe passare da 5mila domande a 25mila.
Sono previste diverse proroghe delle misure sulle Cigs: ad esempio, l’idea è di portare da 7 a 30 giorni la scadenza di presentazione delle domande. Infine, la decontribuzione Sud: riguarda i datori di lavoro privati, non agricoli e domestici. I nuovi assunti a tempo determinato avranno diritto all’esonero dei contributi Inps, esclusi i premi Inail, fino al 2029, con percentuali differenti: al 30% l’anno prossimo, al 25% per il 2027, si scende al 20% per il 2027 e al 15% per il 2029.
MANOVRA E LAVORO, LE ALTRE MISURE
Per quanto riguarda le altre misure, sul fronte previdenziale, vengono confermate l’”opzione donna“, che consente l’uscita a 61 anni con 35 di contributi, la pensione anticipata flessibile a 62 anni con 41 di contributi e l’Ape sociale, accessibile a partire dai 63 anni e 5 mesi per categorie svantaggiate. In ambito assistenziale, l’Assegno di inclusione viene semplificato eliminando il mese di sospensione, mentre il Supporto per la formazione e il lavoro si estende anche ai membri dei nuclei beneficiari dell’Adi.
Vengono inoltre incrementati i fondi per l’assistenza ai minori affetti da malattie oncologiche e introdotte deroghe per assumere nuovo personale nei servizi sociali. Per il mercato del lavoro, si stabilizza il Fondo nuove competenze e si prorogano gli incentivi del decreto Coesione: bonus assunzioni per giovani e donne, sostegni per chi investe in autoimpiego e agevolazioni per le aree ZES.
Restano attivi vari ammortizzatori sociali, dai lavori socialmente utili al fermo pesca, con proroghe mirate della CIGS in caso di crisi aziendali o riorganizzazioni, e ulteriori risorse già previste per il biennio 2026-2027. Rafforzata anche la sicurezza sul lavoro, grazie a un fondo dedicato a potenziare vigilanza e controlli. Infine, per il terzo settore si avvia a regime il RUNTS, con l’assunzione di 115 nuove unità e nuovi stanziamenti.