Sta facendo il giro del mondo la notizia della della manta gigantesca che è stata recuperata senza vita a Palermo. Era arenata alla Cala con i suoi oltre 450 chili. Sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco con una gru per sollevare la carcassa della manta e portarla via, come si evince dalle immagini condivise sui social. Non sono ancora noti i motivi per i quali l’animale è morto, visto che solitamente predilige acque pulite e molto profonde. Questa peraltro è una delle ragioni per cui non è molto presente nei nostri mari. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, tra le ipotesi più probabili c’è quella dello smarrimento nel tentativo di inseguire una preda oppure poteva essere malata.
Secondo quanto riportato invece dal Giornale di Sicilia, è probabile però che la manta sia stata trascinata in porto da una barca di pescatori che poi non sono stati in grado di issarla a bordo proprio per il suo ingente peso. Ma saranno gli esami degli esperti dell’Istituto zooprofilattico di Palermo a chiarire le cause della morte della gigantesca manta.
MANTA GIGANTESCA TROVATA SENZA VITA A PALERMO
L’Istituto zooprofilattico di Palermo eseguirà una necroscopia completa sulla manta anche per identificare la specie. L’esemplare recuperato a Palermo è lungo 378 centimetri e largo 330 centimetri. I dati biometrici saranno poi inseriti nella banca dati internazionale sugli elasmobranchi (Medlem). Sulla vicenda è intervenuto anche Salvatore Seminara, commissario straordinario dell’Izs Sicilia, secondo cui se qualcuno avesse segnalato la presenza della manta ancora in vita «avremmo provato a spingerla al largo e probabilmente non sarebbe rimasta ferita». Considerando l’importanza e la rarità di questo esemplare nel Mar Mediterraneo, l’idea degli esperti è di «tassidermizzare o di metterla in una teca con un liquido per la conservazione e di utilizzarla a scopo didattico-divulgativo». Sulla manta comunque circolano molte leggende che la vogliono capace di soffocare i subacquei con il suo manto grande anche due metri, ma sono perlopiù sfatate dai recenti studi di zoologia.