A Chi l'ha visto le novità sul caso Manuela Murgia: cos'è successo alla 16enne dalla scomparsa alla nuova indagine 30 anni dopo la morte

Durante la diretta di oggi – mercoledì 15 ottobre 2025 – della trasmissione “Chi l’ha visto” si tornerà a parlare un’altra volta del caso di Manuela Murgia a lungo oggetto di un ampio clamore mediatico, poi (quasi) completamente dimenticato con una tesi avanzata dalla procura che non ha mai veramente convinto nessuno e – infine – tornato sulle prime pagine di cronaca grazie alla decisione di approfondire tutti quei dettagli che furono ignorati in occasione delle prime indagini.



Un caso, insomma, lunghissimo e che risale addirittura al 1995 quando Manuela Murgia uscì di casa per non farvi mai più ritorno: era il 4 febbraio di quell’anno e da programma la 16enne sarebbe dovuta rimanere a casa per badare alla cuginetta di 10 anni, ma approfittando della presenza del padre a casa – che si stava facendo una doccia – dopo aver risposto a una telefonata, essersi vestita e preparata in tutta fretta e aver preso dei soldi dai suoi risparmi uscì di casa.



Da diversi giorni, peraltro, Manuela Murgia aveva dei comportamenti – raccontò la famiglia più tardi – insoliti rispetto al suo carattere, spesso fredda, chiusa in se stessa e triste: un comportamento che la famiglia imputò alla sua incerta situazione amorosa con Enrico Astero, un ragazzo di 24 anni che frequentava dall’estate precedente alla sparizione in una relazione che in quel periodo sembrava essere pressoché al capolinea.

Le indagini sul caso Manuela Murgia: dopo 30 anni la famiglia è riuscita a far riaprire il fascicolo

Manuela Murgia uscì di casa attorno alle 12 di quel 4 febbraio e non fece più ritorno: già in serata la famiglia lanciò i primi allarmi, ma si dovette attendere almeno fino al giorno successivo perché un passante notasse un corpo ai piedi di un canyon a svariati km di distanza dall’abitazione dei Murgia e le immediate analisi non ci misero molo a concludere che si trattava proprio del corpo – ormai senza vita – di Manuela Murgia.



Manuela Murgia (Foto: web)

Inizialmente il caso di Manuela Murgia fu trattato come un omicidio dato che la ragazza presentava evidenti segni di strangolamento sul collo, ma – si disse per sgonfiare il clamore mediatico – fu derubricato a suicidio nell’arco di pochi giorni: da quel giorno le indagini procedettero su un binario morto nonostante la presenza di elementi tali da escludere l’ipotesi suicidaria e nel 1997 il caso fu ufficialmente archiviato.

A non accontentarsi di una soluzione troppo semplice e poco credibile fu la famiglia di Manuela Murgia che dopo 30 anni a battersi per ottenere nuove indagini, a marzo è riuscita a far riaprire il caso: la partita ora si gioca sulla presenza di due tracce di DNA trovate sugli indumenti che la 16enne indossava quel giorno e tra gli indagati risulta esserci solamente l’ex fidanzato Enrico Astero che – dal conto suo – si professa del tutto innocente; con l’ipotesi che Manuela Murgia si stata stuprata, investita in auto e trasportata là dove fu ritrovata.