Mara Favro è stata uccisa? Sta cercando di capirlo Chi l'ha visto che ieri ha parlato con Luca Milione e con l'avvocato di famiglia

Come è morta Mara Favro, qualcuno l’ha uccisa? E’ questo quello che sta cercando di capire Chi l’ha visto che ieri ha ospitato l’avvocato Fabrizio Pace dell’associazione Penelope, da un anno accanto alla famiglia della 51enne scomparsa da Chiomonte: “Adesso i consulenti della procura hanno 60 giorni di tempo per espletare i lavori ma essendo una vicenda complessa potrebbero esservi delle proroghe, il lavoro da fare è molto ma possiamo aspettare”. E ancora: “Il corpo di Mara Favro può parlare? Oggi c’è stata una prima ispezione, ci auspichiamo che possa parlare, vogliamo delle risposte e credo che sicuramente la procura ha questo obiettivo molto chiaro quindi noi abbiamo molta fiducia di ciò che è stato fatto. Penso che questo sia uno dei pochissimi casi in cui siano state proprio le forze dell’ordine a trovare i resti degli individui. Hanno davvero lavorato in maniera significativa ed è per questo che abbiamo molta fiducia, un grande plauso a loro, anche se le ricerche sono partite un po’ tardive”.



E ancora: “Se non vi fosse stato il vostro intervento e quello di Penelope… noi abbiamo subito pensato ad un omicidio con occultamento di cadavere e noi abbiamo presentato denuncia contro ignoti”. Al momento sono due gli indagati, a cominciare da Luca Milione, il titolare della pizzeria dove lavorava Mara Favro, che ha parlato proprio con il talk di Rai Tre: “Io son tranquillo, al mio paese si dice mare non fare e paura non avere, io ero a casa con mia moglie e le mie figlie”. Tornando a quella notte: “Io sono sceso in maglietta e mutande, ho aperto la porta, e poi ho salutato Mara. Si vede se io mi son mosso con la macchina e se mi son mosso a piedi”.



MARA FAVRO, LUCA MILIONE: “LE TELECAMERE TARGA SYSTEM…”

E ancora: “Loro hanno le targhe, io sono che sono state prese, le telecamere del Targa System funzionano perchè duravano di più mentre quando è venuto il maresciallo e gli ho detto che ero pregiudicato e non volevo problemi, gli dissi di prendere le telecamere ma mi disse che Mara Favro sarebbe tornata a casa dopo pochi giorni, è stato l’ex maresciallo di Chiomonte a dirmelo, io l’ho sempre detto e questo mi fa male. Spero e mi auguro con tutto il cuore che ci sia un software che riesca a captare queste telecamere cancellate, perchè così mi lasciano perdere, si vede che io non sono uscito, si vede che Mara si incamminava a piedi e si vede il tir che l’ha riportata su. Io mi sono fermato apposta per vedere se qualcuno veniva a prenderla e ti assicuro che qualcuno è venuta a prenderla perchè lei si fidava, non so perchè abbia fatto un autostop alle 3 di notte”.



Luca Milione si ricorda anche di un particolare: “Quando stava tornando a prendere le chiavi le chiesi se la stava riportando Cosimo, il pizzaiolo, ma mi disse invece che sarebbe passata con il primo autista che passava, io le dissi di stare a dormire qui, se mi avesse ascoltato lei sarebbe ancora viva, se mi ascoltava quando le avevo offerto la camera non sarebbe successo tutto questo. Lei era una donna buona, di cuore, chiedeva scusa mille volte, era una donna di altri tempi, lei puliva anche oltre l’orario di lavoro e gente così non si trova”.

MARA FAVRO E IL RACCONTO DELL’AMICA ANTONELLA

Poi Luca Milione aggiunge: “Se vedo Cosimo gli spacco le gambe, ha fatto un casino per una patente. Io penso che dovrebbero indagare un po’ più di persone”, riferendosi al fatto che Cosimo, che ha dato il passaggio a Mara Favro quella notte, stava guidando senza patente e ha quindi raccontato una bugia. Fabrizio Pace ha ripreso la parola: “La questione delle targhe a noi non risulta, se lui lo sa forse ha visto gli inquirenti armeggiare lì vicino”.

Antonella, una delle amiche di Mara Favro, aggiunge: “Lei era una persona giocosa, mi prendeva in giro parecchio, mi faceva scherzi, ma era in generale, sorrideva a chiunque. Non credo di averla mai vista, nonostante le difficoltà, di aver riversato difficoltà su altri. Lei era molto legata alla bimba e viveva in funzione di lei. Sognava un lavoro con cui guadagnare più soldi per garantire a sua figlia un futuro. Lei sotto effetto di sostanze? Non faceva uso, lei mi raccontava tutto senza segreti, neanche droghe leggere e togliersi la vita? Assolutamente no, non apparteneva a Mara questa cosa, lei amava la vita. Sono convinta dal primo minuto che qualcuno le abbia fatto dal male, dal primo minuto del servizio di aprile dell’anno scorso, e io sono subito andata dai carabinieri a raccontare delle cose, lei non si sarebbe mai tolta la vita. Quel posto dove è stato ritrovato il corpo non lo conoscevo nonostante viva qui da quasi 50 anni, quindi chi l’ha portata lì conosceva perfettamente la zona, nessuno si inoltrerebbe in quella zona di notte, ma neanche nella statale”.

MARA FAVRO E IL GIALLO DEI MESSAGGI

C’è poi il giallo dei messaggi strani di Mara Favro mandati la notte della scomparsa: “Lei è stata qui fino alle 2:45 – aggiunge Luca Milione – fino alle 2:45 ha scritto messaggi, è lei a scriverli. Lei per certo è andata via alle 2:45 e poi alle 3:00 è tornata, ci ha messo giusto giusto un quarto d’ora. Il messaggio delle 6 del mattino è dopo, qui lei non ha mai scritto una cosa del genere, secondo me i messaggi dopo le 3:00 non li ha scritti lei se son così strani”.

Secondo Fabrizio Pace però succede qualcosa di strano già prima delle 3:00: “Credo che tutti i messaggi strani non sono stati scritti da Mara Favro, anche quando mandava i messaggi dalla pizzeria. Sono stati presi tutti i contatti dell’ultima giornata di WhatsApp, che è anche la cosa più facile, si prende il telefono in mano e si guardano gli ultimi contatti”. Si tratta di messaggi importantissimi che gli inquirenti staranno sicuramente verificando. C’è poi il fatto dei carabinieri che sono andati in pizzeria alle 3:30 quella notte, ma a riguardo Fabrizio Pace non ha informazioni più approfondite: “C’è un rapporto. La figlia è stata avvertita – ha concluso – una psicologa si sta prendendo cura di lei”.