Marco Degli Angeli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, replica al gesto di Salvini, che nel quartiere Pilastro di Bologna ha citofonato all’appartamento di una famiglia tunisina chiedendo «Lei spaccia?». Lo fa “imitandolo”, perché ormai la politica cita se stessa oppure la propaganda politica. E quindi Degli Angeli oggi ha riproposto la scenetta, ma in via Bellerio, sede della Lega. Visto che in Italia è sufficiente citofonare per risolvere i problemi, allora il consigliere M5s, per avere più informazioni sulla vicenda dei 49 milioni di rimborsi elettorali che la Lega deve risarcire allo Stato italiano, citofona. Fa una scampanellata alla sede del Carroccio. Dalla portineria dell’ufficio ha pure avuto una risposta, ma quando ha fatto la sua domanda non ha ottenuto quella che cercava. «Non so proprio come potervi aiutare», si sente al citofono. Marco Degli Angeli ha quindi risposto in maniera fedele a Salvini, con tanto di suggerimenti della voce fuori campo, ma il risultato è discutibile, visto che si tratta di un gesto che ci si aspetta da qualche pagina social, non da chi deve occuparsi seriamente della politica.
MARCO DEGLI ANGELI, CONSIGLIERE M5S CITOFONA A SEDE LEGA E REPLICA A SALVINI
«È vero che qui ci sono 49 milioni?». Questa la provocazione di Marco Degli Angeli, consigliere regionale della Lombardia per il Movimento 5 Stelle. «Visto che, a quanto pare, la soluzione ad ogni problema è citofonare, oggi ho provato a suonare alla sede della Lega, in via Bellerio», ha scritto nel post su Facebook che accompagna il video che vi proponiamo di seguito. «I cittadini ci avevano informato che lì ci sono 49 milioni di soldi pubblici spariti. Volevamo dare alla Lega l’occasione di riabilitarsi, o al contrario di farci vedere come sono fatti 49 milioni di euro. Noi non ne abbiamo idea, dal momento che la parte in più del nostro stipendio la restituiamo ai cittadini. Secondo voi ci hanno aperto?», ha proseguito. Quando gli rispondono al citofono incalza l’interlocutore: «Volevo maggiori informazioni sui 49 milioni, giusto per ripristinare quello che è il buon nome del vostro partito. Non ne sapete niente? Mi dispiace perché i cittadini erano abbastanza scandalizzati, volevamo vedere anche come sono fatti». Non ottiene risposta, tanti invece i commenti sui social.