Maria Antonietta Rositani, donna aggredita con la benzina a Reggio Calabria dall’ex marito Ciro Russo, è intervenuta in collegamento audiovisivo a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 8 marzo 2022. L’uomo ha speronato la sua automobile, l’ha buttata contro un muro e le ha dato fuoco. Lei è uscita dall’auto e lui le si è fatto incontro, gettandole la benzina addosso e dandole fuoco, urlando “muori”. “Io sono scappata, gli ho detto che non sarei morta, poi ho visto una pozzanghera e mi sono sciacquata e mi sono spogliata, perché il calore era orribile. Mi sono sentita nel fuoco dell’inferno, una cosa assurda”, aveva raccontato in una precedente apparizione televisiva.
Rositani in data odierna ha asserito: “Domani avrebbe dovuto esserci il processo, ma è stato rimandato. Sono passati quasi tre anni da quel momento terribile, che è nella mia mente tutti i giorni, un incubo. L’udienza è stata rinviata, non conosciamo ancora la nuova data. Io chiedo giustizia per tutte noi donne, per me e per coloro che non ci sono più”.
MARIA ANTONIETTA ROSITANI: “IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI CHE HA PRESO LA MIA DENUNCIA MI HA ABBANDONATO!”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, Maria Antonietta Rositani ha non soltanto ripercorso la propria personale tragedia, alla quale è scampata – si può dire – per miracolo, ma ha anche ricordato di essere solidale con le altre donne che hanno a che fare con uomini violenti e avvezzi allo stalking: “Io in questo momento sono vicina alla signora Anna, che a Napoli ha sporto oltre 30 denunce contro lo stesso individuo, senza che fossero presi provvedimenti nei confronti di quest’ultimo”.
E, ancora: “Io ero andata in una stazione dei carabinieri a chiedere aiuto, in quanto mio marito aveva preso a botte nostra figlia. Ho pregato il maresciallo di non farmi tornare a casa. Quel maresciallo, tuttavia, mi ha abbandonato e ha messo quella denuncia in un cassetto. Che cos’ha fatto quest’uomo dinnanzi al mio dolore? Proprio colui che doveva rappresentare la legge e la giustizia? Io urlo e dico ‘vergogna’!”.