Mario Ermito è spesso presente nelle dinamiche della Casa del Grande Fratello Vip e dispensa con piacere consigli ed aneddoti. Nelle ultime ore prima della nuova puntata, l’attore si è ritrovato seduto al tavolo insieme a Dayane Mello. E’ proprio il giovane ad aprire la conversazione chiedendo alla brasiliana quale sia la sua sensazione in vista dell’importante appuntamento che la vede in nomination. Anche in questa circostanza l’attore ha cercato di sostenere ed incoraggiare l’amica e non è la prima volta che ciò accade. Mario negli ultimi giorni ha analizzato con grande attenzione gli atteggiamenti degli altri concorrenti giungendo a delle sue conclusioni personali. Il Vip ha non solo criticato lo snobismo dei veterani nei confronti delle new entry ma ha anche difeso a spada tratta Dayane Mello.
A detta di Ermito, la modella brasiliana sarebbe stata presa di mira per via del suo linguaggio spesso “troppo spinto” ma dettato dalla sua scarsa padronanza della nostra lingua: “È troppo semplice andare contro Dayane per partito preso”, ha contestato durante una sua conversazione in giardino anche alla presenza della stessa Mello. Pur riconoscendo alcuni errori della brasiliana, Mario si è fatto un’idea precisa sugli attacchi a lei rivolti: “Ragionando in portoghese potrebbe usare termini differenti e quindi non le sarebbero state imputate determinate colpe”.
MARIO ERMITO DIFENDE DAYANE MELLO DAGLI ATTACCHI
Ciò che contesta Mario Ermito ai suoi compagni di avventura è l’eccessiva superficialità nei giudizi, in questo caso nei confronti di Dayane Mello. “Non si va a fondo”, ha criticato il Vippone. “Se nessuno mi chiede come sto e devo sempre essere io a interessarmi allora non c’è conoscenza. Alcuni quando si interessano è perché gli fa comodo”, ha proseguito, polemizzando ancora contro la superficialità di molti inquilini. “Facendo dei passi indietro ho la visione molto chiara di quello che sta accadendo intorno a me”, ha aggiunto l’attore, che ha poi svelato un aneddoto particolare relativo ai primi giorni della sua permanenza nella spiatissima Casa di Cinecittà: Giacomo Urtis quando si “permise” di chiedere ai suoi inquilini di farlo dormire nella stanza blu. “È un bravo ragazzo, disse Giacomo. Qualcuno rispose con un’espressione scettica”, ha raccontato Mario infastidito, lasciando intendere che ci sarebbero delle persone a lui ostili ma per partito preso.