Storie Italiane torna sul giallo di Marostica parlando con la soccorritrice della 42enne, la signora Roberta. Intervistata anche la madre

Il giallo di Marostica stamane a Storie Italiane, la 42enne accoltellata in una sala slot machine dall’ex marito, già ampiamente conosciuto dalle forze dell’ordine, poi salvata da Roberta, una cliente. Il talk di Rai Uno ha parlato proprio con la stessa salvatrice della donna di Marostica, che ha raccontato cosa è accaduto durante quegli attimi terribili.



“Diceva ti ammazzo, ti ammazzo, c’era molta gente, c’era questo frastuono, poi sentivo le sue urla, poi ho visto lei tutta insanguinata con i capelli rossi di sangue, e quest’uomo che infieriva su di lei in maniera brutale. Lei poi mi ha detto di aiutarla, lui si è avvicinato, ho cercato di prendere tempo, ho trovato un posto sicuro dove fare nascondere la donna, così si è riparata, e poi dopo sono arrivati i carabinieri. Ha minacciato di morte anche me, dicendo che mi avrebbe ucciso, continuava a inveire anche con me davanti, a dare calci e pugni, ho realizzato dopo il pericolo che ho corso, non so quale forza mi sia stata data in quel momento”.



Roberta ha poi precisato: “Li dentro non mi ha aiutato nessuno, eravamo io, lei dietro e lui davanti. Ho continuato a parlargli pacatamente, lui è venuto lì per uno scopo, doveva farla finita. In quell’attimo ho trovato un sangue freddo che non so da dove sia saltato fuori, l’ho tenuto a bada per quasi 15 minuti. Ho chiamato il 113, ho chiesto anche un’ambulanza perchè ero da sola, nel frattempo ho preso tempo pian pianino fino a che ho messo al sicuro la donna, ma sono stati 15 minuti interminabili”.

MAROSTICA, SOCCORRITRICE: “NON MI SENTO UNA EROINA”

Nessuno è intervenuto: “C’era la sala piena, tutti uomini, ma sono rimasta da sola. Non mi sento comunque una eroina, ho fatto solo ciò che andava fatto. In quei 15 minuti eravamo solo e la donna, aggrappata alla mia giacca, bastava che qualcuno interveniva da dietro e lo atterrava subito, ma non c’era nessuno”. Storie Italiane ha parlato anche con la mamma della vittima, che ha spiegato: “Sarà l’unica a portare le ferite dentro, ma si deve ritenere fortunata grazie a Roberta”, la donna che è intervenuta per salvarla.



“In questo momento saremmo in cimitero e non in ospedale se non ci fosse stata lei, ha salvato mia figlia”. Ma come sta la giovane donna di Marostica? “In questo momento sta cambiando le bende – risponde la madre – e c’è da aspettare, il viso è sfregiato ma la sua vita è salva grazie ad una donna, Roberta, che è un angelo. E’ stata colpita al volto in particolare, le ha fatto saltare i denti, mangia solo liquidi, gambe con i lividi… questo non è un uomo ma una bestia.

Marostica, mamma soccorritrice (Foto: Storie Italiane)

MAROSTICA, LA MAMMA DELLA VITTIMA: “HA FATTO SEI MESI DI GALERA…”

E ancora: “Lui è recidivo ha fatto sei mesi in galera, poi è uscito fuori, lui l’ha sempre massacrata, non so quante volte l’ho aiutata. Lei aveva ricevuto il codice rosso ma poi è finito tutto – ha continuato – lui era libero, continuava ad arrivare sui posti di lavoro a minacciarla, ma quanto fatto in questi giorni nessuno se l’aspettava”.

Quindi ha ribadito: “Lei ha sempre denunciato ma più di tanto non è stato fatto, mia figlia non è stata aiutata al 100%. All’inizio erano tutti bravi, ma alla fine non ha avuto aiuto da nessuno, è andata anche presso un’associazione per le donne ma non hanno risolto niente. Lui ha avuto un allontanamento per sei mesi, poi dopo è finita tutto e mia figlia è stata lasciata da sola. Lui era sempre ubriaco e la riempiva di parole, non l’ha mai neanche aiutato per i figli”, aggiungendo che: “Se dovesse uscire questa volta l’ammazza. Adesso spero che lo stato ci aiuti veramente, non devono farlo uscire perchè se no mia figlia sarà sempre in pericolo con lui a piede libero. E’ surreale questa cosa, è un fallimento”.

MAROSTICA, UNA VICENDA CHE SPERIAMO ABBIA TROVATO LA PAROLA FINE

Una vicenda decisamente raccapricciante, sia per quello che è successo alla povera 42enne di Marostica, sia perchè l’uomo era decisamente attenzionato dalle forze dell’ordine da tempo e sia perchè alla fine – nonostante la presenza di molti uomini nella sala slot – a salvare la 42enne sia stata un’altra donna, l’unica che forse non ha ragionato ed è intervenuta subito a salvare la vittima.

La speranza, come detto dalla madre a Storie Italiane è che ora quell’uomo riceva una giusta pena e nel contempo quella donna venga protetta in maniera adeguata tenendo conto dei numerosi precedenti e del fatto che, la prossima volta, potrebbe essere davvero l’ultima per la donna vicentina.