Mary Chambers e Charles Kean, moglie e figlio di Edmund Kean, giocano un “ruolo chiave” nella sua carriera, determinando a loro spese il suo declino artistico. Ad un certo punto, infatti, galvanizzato dal successo e da uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità, l’attore britannico Edmund Kean finisce col danneggiare la sua immagine pubblica, soprattutto a causa di comportamenti discutibili. Le accuse di adulterio e la perdita della causa si rivelano una mazzata per la sua carriera, con il pubblico in rivolta, infastidito dal suo atteggiamento poco esemplare per quanto riguarda la sfera affettivo famigliare. Il tradimento nei confronti della moglie finisce quindi per farlo scontrare con la sua gente, che ad ogni rappresentazione non perde occasione per mostrare il proprio disappunto. Così Edmund Kean valuta seriamente l’ipotesi di ritirarsi definitivamente dalla scene, salvo poi tornare sui suoi passi ed optare per un trasferimento negli Stati Uniti in cerca di fortuna.
Edmund Kean negli USA dopo aver tradito la moglie, ma il pubblico…
Dopo aver perso il sostegno di sua moglie, Mary Chambers, del figlio e del pubblico, Edmund Kean decide di cercare buona sorta negli Stati Uniti. Se in molte città gli spettatori si confermano benevoli e molto legati al suo personaggio, in tante altre viene aggredito verbalmente e fisicamente. Solo in Québec riceve una migliore accoglienza, con la tribù di Uroni che decide di omaggiarlo e nominarlo capotribù, con il nome di Alanienouidet. Salvo quest’eccezione, Edmund Kean ha ormai perso la sua potenza scenica. I dissidi con la moglie ed uno stile di vita poco raccomandabile gli costano il sostegno persino dei suoi estimatori più affezionati, anche se a decretare ulteriormente il suo declino sembra essere l’uso frequente di eccitanti e di alcool. L’ultima apparizione di Edmund Kean a Parigi, infatti, si rivela infatti un autentico fiasco, con pubblico e critica estremamente delusi.