Massimiliano Strappetti, chi è l'infermiere di Papa Francesco: accanto a lui per anni dalla malattia alla morte, Bergoglio: "Mi ha salvato la vita"
Massimiliano Strappetti, chi è l’infermiere di Papa Francesco sempre accanto dalla malattia alla veglia alla Salma
Si stanno svolgendo i solenni funerali di Papa Francesco alla presenza di più di 200 mila fedeli ma anche le più alte cariche dello Stato, i Capi di Stato e di Governo di tutto il mondo e Sovrani e Reali. A colpire l’attenzione, però, è Massimiliano Strappetti, infermiere personale di Papa Francesco. Strappetti è stato al fianco del Santo Padre per moltissimi anni tanto che in Vaticano sono in molti a ritenere che tra Strappetti e Papa Francesco ci fosse un rapporto come tra un figlio e un padre.
Chi è Massimiliano Strappetti, l’infermiere di Papa Francesco? È stata una figura centrale negli anni del papato di Jorge Mario Bergoglio. È stato infermiere prima al Policlinico Gemelli e poi, da oltre trent’anni, in Vaticano dove ha seguito anche i suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ma è con Papa Francesco che ha stretto un rapporto davvero speciale lo ha seguito soprattutto negli ultimi anni, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate. Lo ha seguito nel periodo della malattia fino alla morte ed adesso è stato quasi sempre vicino alla bara a vegliarne la salma.
Massimiliano Strappetti, chi è l’infermiere di Papa Francesco? Bergoglio: “Mi ha salvato la vita”
Negli ultimi tempi il rapporto tra Massimiliano Strappetti e Papa Francesco si è consolidato diventando sempre più complice e confidente. Papa Francesco, quando lo ha convinto ad operarsi al colon per stenosi diverticolare, di lui ha detto: “È l’uomo che mi ha salvato la vita” ed di recente, quando il Santo Padre è tornato in piazza per la benedizione Pasquale lo aveva ringraziato pubblicamente ‘per averlo riportato in piazza”. Sulla vita privata dell’infermiere del Papa Francesco si sa molto poco, sposato e padre di due figli ha dei profili sui social da cui si evince che è tifoso della Lazio. E che con la morte del Pontefice ha perso molto di più di un paziente, ma un padre.