Massimo Bochicchio, broker arrestato in Indonesia: era ricercato da un anno per i raggiri che coinvolsero Marcello Lippi ed altri nomi dello sport
E’ terminata a Giacarta, in Indonesia, la fuga del broker Massimo Bochicchio. L’uomo era sparito con almeno mezzo miliardo di euro e su di lui pendevano le accuse di truffa a carico di nomi celebri del carico dell’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte, di molti vip e di numerosi personaggi del mondo dello sport. Stando a quanto reso noto dal Fatto Quotidiano online, il consulente finanziario sarebbe stato rintracciato e fermato lo scorso mercoledì al termine di una inchiesta della Guardia di Finanza di Milano. Le accuse a suo carico sono di riciclaggio internazionale. Bochicchio era fuori dall’Italia da un anno esatto.
Nei mesi scorsi era stato eseguito un sequestro preventivo confermato anche dal Tribunale del Riesame fino a 10,9 milioni di euro ed erano stati sequestrati anche un immobile di valore a Cortina d’Ampezzo, un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla e Mario Schifano, foto di Richard Avedon, oltre che un milione di euro sui conti correnti e polizze.
MASSIMO BOCHICCHIO ARRESTATO: RAGGIRÒ VOLTI NOTI DELLO SPORT E NON SOLO
Secondo le accuse mosse dai magistrati, Massimo Bochicchio tra il 2007 ed il 2010 aveva ricevuto da circa un centinaio di suoi clienti – non solo sportivi – “300 milioni sul fondo Tiber e almeno altri 200 milioni sulla società Kidman”. Sfruttando il suo passato di banchiere alla Hsbc, l’uomo aveva fatto credere che i fondi fossero riconducibili alla merchant bank, facendo leva anche sulle sue ottime relazioni con il numero tre dell’istituto, il banchiere franco libanese Samir Assaf. Nei presunti raggiri sarebbero caduti tanti nomi celebri tra cui Marcello Lippi, il procuratore di calcio Federico Pastorello, i calciatori Patrice Evra e Stephan El Shaarawy, oltre all’ambasciatore italiano a Londra Raffele Trombetta e vari altri imprenditori. Il broker godeva anche di importanti amicizie negli ambienti romani in cui andare a caccia di possibili clienti. Risultava legato da una vecchia amicizia anche al presidente del Coni Giovanni Malagò che lo aveva introdotto nel giro del Circolo Aniene, esclusivo club sportivo di Roma.
