Il video discorso del Presidente della Repubblica Mattarella alla Cerimonia del Ventaglio: cosa ha detto, quale risposta alla Russia dopo le accuse di Mosca

DA “MATTARELLA RUSSOFOBO” ALLA REPLICA DAL QUIRINALE DURANTE LA CERIMONIA DEL VENTAGLIO: ECCO COSA È SUCCESSO

Se fino ad oggi pomeriggio era stato l’intervento della Premier Giorgia Meloni a rispondere, a tono, alle accuse giunte da Mosca contro il Presidente della Repubblica (e non sono le prime, ndr), con il discorso per la Cerimonia del Ventaglio Sergio Mattarella ha voluto replicare indirettamente all’inserimento del suo nome nella lista di “russofobi” in Europa. Dopo che lo scorso febbraio in un discorso a Marsiglia il Capo dello Stato aveva accomunato le aggressioni russe all’Ucraina a quelle naziste nella Seconda Guerra Mondiale, Mosca ha aggiunto il nome di Mattarella nella lista di personaggi occidentali che «usano l’hate speech contro la Russia».



Nel suo discorso dal Quirinale per la tradizionale e annuale Cerimonia del Ventaglio con i rappresentanti della stampa italiana, Mattarella è tornato sul tema della guerra fra Russia e Ucraina e di fatto ha “risposto” alle critiche di Mosca: «quell’aggressione ha cambiato la storia d’Europa», di fatto un «macigno sulle prospettive dell’Europa e dei suoi giovani». Il Presidente della Repubblica la definisce «angosciosa» la posizione aggressiva di Mosca contro il Donbass ucraino, ma non si limita solo a questo: «NATO e Paesi sul Mar Baltico hanno convinzione che la Russia coltivi nuove iniziative di aggressione».



Vladimir Putin con il Presidente Mattarella al Quirinale nel 2019 (ANSA 2025, Paolo Giandotti)

La politica aggressiva di Putin, secondo il Colle, è giunta a minacciare la demolizione e totale cancellazione dell’equilibrio «che da anni garantiva la pace in Europa»: un equilibrio nucleare, politico, anche sociale, messo a dura prova con l’inizio della guerra in Ucraina più di tre anni fa e che non sembra vedere ancora una fine vicina. Serve coltivare prospettive di pace, e per questo – aggiunge Mattarella – occorre che tutti gli Stati europei possano avere rinnovate e adeguare «capacità difensive» per preservare la stabilità di pace emersa dopo le guerre mondiali del Novecento.



“ANTISEMITISMO SI ALIMENTA DI STUPIDITÀ”. L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE SU GUERRE, GIUSTIZIA E DIFESA UE

Serve un vero piano di difesa comune e di politica estera che possa disinnescare, con la diplomazia, i venti di guerra che soffiano sul nostro Continente (e non solo): secondo il Presidente Mattarella, il richiamo è diretto verso l’UE quasi a suggerire di dover fare di più oltre l’ambizioso (e controverso, ndr) piano di riarmo. Serve rendere «effettiva e non illusoria la sovranità dei Paesi membri dell’Europa», rispondendo così anche al disagio e disorientamento dell’opinione pubblica, anche per «la diffusione di fake news e propaganda».

In mattinata era stata la Presidente del Consiglio Meloni a difendere la posizione del Quirinale, rispondendo a tono alla lista di Mosca: «presunti russofobi? È ennesima operazione di propaganda per distogliere le gravi responsabilità di Mosca davanti alla comunità internazionale». Al netto della solidarietà del Governo e di tutti i partiti a Mattarella, resta il senso di un periodo di tensione e forte preoccupazione anche dal Colle per le evoluzioni delle guerre dentro e fuori l’Europa.

Sul dramma in corso a Gaza e in Medio Oriente, il Presidente della Repubblica nel suo discorso parla di «intollerabile escalation di violenza», condannando le atrocità contro il popolo palestinese ma richiamando anche la necessità di Hamas di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in mano dei carnefici dopo due anni di guerra. Nel suo discorso però non manca un riferimento specifico all’attacco avvenuto contro la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, definito un errore dal Governo di Israele: «da Seneca a S. Agostino, ci viene ricordato che ‘errare humanum est, perseverare diabolicum’».

Non toglie il giudizio di Mattarella sulla guerra a Gaza l’elemento inquietante e ingiustificabile del rinnovato antisemitismo che anche in Italia sembra affacciarsi in questi mesi: gli insulti e le botte al rabbino francese (e al figlio piccolo) in Autogrill alle porte di Milano è un episodio terribile, che dimostra come vi è ancora un forte antisemitismo che «si alimenta anche di stupidità», con una diffusa tendenza culturale alla contrapposizione e intolleranza delle opzioni diverse dalle proprie.

Capitolo finale poi legato al rapporto tra politica e giustizia, nella settimana dopo la riforma del Ministro Nordio è stata ampiamente contestata dall’ANM e da molti magistrati italiani: come capo in carica del CSM, il Presidente della Repubblica ricorda che il rapporto tra politica e giustizia deve rimanere lontano da uno scontro tra poteri contrapposti, mentre l’obiettivo dovrebbe restare il rispetto dei propri limiti, «in questo rispetto risiede la vera garanzia di tutela dei propri ambiti di attribuzione».