E’ un Maurizio Sarri a 360° quello che abbiamo udito oggi, ospite della trasmissione di Juve Tv A Casa com la Juve. A un mesetto ormai dall’ultima sfida che lo ha visto in campo (ovvero lo scontro Juventus Inter, occorso l’8 marzo) il tecnico bianconero infatti, rispondendo alle domande di follower e fan, si è raccontato senza veli, parlando di vita in quarantena e ambizioni personali, fino a toccare, tema sempre scottante, il suo passaggio dal Napoli alla Juventus occorso l’estate scorsa. Proprio su questo argomento, a lungo discusso e che fa ancora discutere juventini come fan azzurri (cui non gli hanno perdonato il “tradimento”), l’allenatore ha riservato parole quanto mai pesanti: “Mi hanno colpito l’amore e l’odio. È vero che noi siamo circondati d’amore in ogni posto d’Italia, ed è una cosa bellissima. Ma è altrettanto vero che siamo circondati dall’odio in ogni posto d’Italia. È una cosa che riesci a capire solo quando entri a far parte del mondo Juventus. Noi siamo sempre quelli favoriti dagli arbitri, poi i numeri dicono altro. Io sono stato fischiato a Napoli, città in cui sono nato e in cui ho dato tutto”. E ancora l’allenatore sulla Juventus: “Ti fa capire quanto odio c’è nei confronti di questa squadra. Quando sei così odiato all’esterno, ti attacchi all’interno e ti innamori della tua realtà. Se diventi gobbo è anche perché dall’esterno sei attaccato da tutti”.
MAURIZIO SARRI: “GIOCHEREMO PER 15 MESI DI FILA”
Non è però solo sul suo innamoramento per la Juventus, che Maurizio Sarri si concentra: tra le tante domande ecco anche qualcuna sulla necessità di tornare in campo dopo la sosta per l’emergenza coronavirus, e pure sulle prossime mosse che il sistema calcio dovrò attuare per sopravvivere. Su questo il tecnico, con tono leggero (e accompagnato dall’immancabile sigaretta) ha aggiunto: “In questo momento non ho la testa completamente libera per lavorare, sinceramente.Dobbiamo anche pensare che l’estate la passeremo giocando a calcio, quindi questo è il momento giusto per staccare un po’. Anche perché tra la fine di questa stagione e la prossima faremo 14-15 mesi consecutivi senza fermarci”. Pure però non manca già un piano per il prossimo futuro di Sarri e dunque anche della Juventus: “Il primo viaggio è a Roma per la finale di Coppa Italia. Poi una qualsiasi città europea, vorrebbe dire che saremmo andati avanti in Champions”.