Un nuovo caso spinoso legato al mondo degli Ultras Milano: il 27enne Luca Guerrini vivo per miracolo, ecco quanto accaduto

Lo spinoso caso degli ultras Milan e Inter si arricchisce di un nuovo giallo, quello che ha portato ad un agguato ai danni di un tifoso milanista, il 27enne Luca Guerrini, che oggi può dire di essere vivo per miracolo. A bordo del suo SUV, come riferisce il quotidiano il Corriere della Sera attraverso il suo sito web, è stato raggiunto da due malviventi a su uno scooter Honda: il passeggero ha estratto l’arma, una scacciacani che è stata modificata, ha esploso due colpi di pistola, prima che la stessa si inceppasse, costringendo i due criminali alla fuga. Fortunatamente chi ha sparato non era un cecchino visto che il primo colpo ha colpito in pieno il parabrezza, mentre il secondo non è riuscito a superare la portiera del lato guidatore.



Luca Guerrini può dirsi quindi un vero e proprio miracolato, visto che se quei due colpi fossero finiti dove il killer desiderava, a questo punto sarebbe stato molto probabilmente riverso su un lettino freddo di un obitorio. L’episodio è avvenuto nella periferia nord di Milano, in via degli Imbriani. Attorno alle ore 13:00 lo scooter giapponese ha affiancato l’Audi Q3 nera del 27enne ultras del Milan e dopo essersi fermato, uno dei due a bordo è sceso e ha sparato tre volte, poi la fuga, mentre il tifoso rossonero si mette in salvo scappando dalla sua auto e correndo a piedi.



ULTRAS MILAN LUCA GUERRINI VITTIMA DI AGGUATO: C’ENTRA L’INCHIESTA DOPPIA CURVA?

A far scattare “l’allarme” è proprio il fatto che l’obiettivo fosse un tifoso milanista, confermato dal fatto che lo stesso avesse con se in uno zaino una bandiera della squadra meneghina, nonché uno striscione. Impossibile ignorare il dettaglio alla luce dell’inchiesta sulle Curve di San Siro esplosa alla fine del mese di settembre 2024, la famosa retata “Doppia Curva” che ha portato ad arrestare numerosi esponenti del tifo milanese, di fatto decapitando le due Curve.

Luca Guerrini, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, avrebbe appena finito di scontare un anno di daspo e alla luce anche degli arresti avrebbe “scalato le gerarchie” del tifo estremo milanista, riuscendo a conquistare la prima fila di San Siro. Viene considerato inoltre molto vicino al Toro, ex leader del tifo milanista, anch’egli arrestato lo scorso 30 settembre. Altro elemento rilevante, il fatto che Luca Guerrini sia il proprietario di uno dei famosi “Barber Italian Ink”, catena di negozi dove si fanno tatuaggi e si tagliano i capelli considerata da sempre la “cassaforte” di Luca Lucci, altro ultras in carcere da quasi otto mesi.



ULTRAS MILAN LUCA GUERRINI VITTIMA DI AGGUATO: I SUOI PRECEDENTI

Guerrini non ha la fedina penale pulitissima, tenendo conto che il quotidiano di via Solferino racconta di furti all’Autogrill insieme ad Alessandro Sticco (altro tifoso vicino a Lucci), per poi essere indagato nel 2022 dopo un assalto ai tifosi della Dinamo Zagabria, quindi l’inchiesta per lo striscione esposto sotto casa dell’interista Dimarco il 19 maggio di due anni fa, un episodio quest’ultimo, che gli è valso appunto un anno di daspo, terminato a gennaio. Le forze dell’ordine lo avrebbero già ascoltato ma stando a quanto scrive il Corriere della Sera, Guerrini si sarebbe dimostrato “poco collaborativo”.

Fortunatamente la scena dell’agguato è stata interamente ripresa da una dashcam di un Ncc che si trovava subito dietro il SUV Audi Q3 guidato dal 27enne ultras milanista in cui si vede tutto: lo scooter è risultato avere una targa falsa. A bordo i due uomini, poi gli spari e la fuga di killer e vittima. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di comprendere cosa sia accaduto e la sensazione è che il tutto sia legato a quel vuoto nella Curva che è stato lasciato dopo gli arresti di settembre: l’ennesimo caso spinoso, fortunatamente, non conclusosi nel sangue, ma solo per miracolo.