I divieti di accesso all’Area B e all’Area C di Milano hanno subito diversi slittamenti: il Comune, come annunciato in un comunicato ufficiale, ha preso la decisione in questione in virtù del rinnovato contesto economico della città, della crescita dei prezzi nel mercato delle auto, soprattutto green, e più in generale dei costi sociali per i cittadini, oltre che per i progressi nell’innovazione tecnologica che purtroppo non sono stati all’altezza delle aspettative. È per questo motivo che è stato emanato un provvedimento che fa slittare le scadenze.
In particolare, è stata rimandata di un anno, con nuova entrata in vigore in programma il 1° ottobre 2025, la limitazione e i divieti all’accesso e alla circolazione in Area B e Area C delle moto e dei ciclomotori che sono alimentati a miscela Euro 2 (con motore a due tempi), a gasolio Euro 2, a benzina (con motore a quattro tempi) da Euro 0 a Euro 1. Per i veicoli a diesel Euro 6, invece, il divieto per le medesime aree è slittato al 30 settembre 2028.
Milano, le limitazioni al traffico tra slittamenti e nuove misure: quali divieti in Area B e C?
Il centrodestra si è detto soddisfatto per lo slittamento dei divieti di accesso in Area B e C, che era stato chiesto in particolare dalla Lega in passato: “Per i cittadini è una grande vittoria di civiltà, ma comunque parziale. Infatti, non ci soddisfa la decisione di rimandare i blocchi per i ciclomotori di solo un anno, poiché abbiamo raccolto migliaia di firme per un rinvio al 2028, anno in cui ci sarà senza dubbio un’altra Giunta al governo della città”, ha detto il segretario provinciale Samuele Piscina. Non è d’accordo invece la sinistra.
Non sono però irrilevanti le limitazioni al traffico a Milano che continueranno ad essere in vigore fino all’arrivo delle prossime scadenze: tra queste c’è ad esempio la Ztl nel Quadrilatero della moda. Essa sarà attiva ventiquattro ore su ventiquattro per tutti i giorni della settimana. Gli unici a potere accedere senza pagare sono i residenti e i domiciliati con apposito pass, oltre a coloro che hanno prenotato un posto nelle autorimesse presenti nella zona e di coloro che lavorano nella zona in modo occasionale, come mezzi di servizio o di carico e scarico merci, artigiani e impiantisti, con un massimo di 50 ingressi l’anno. Esenti anche i veicoli di pronto soccorso e assistenza sanitaria.