Quattro persone risultano essere indagate per il reato di minaccia aggravata dopo una serie di email intimidatorie nei confronti del ministro della salute Speranza

Quattro persone sono finite sotto indagine dopo aver minacciato in maniera pesante il ministro della salute Roberto Speranza. “Invece che il lockdown ti ammazziamo la famiglia, tu vuoi affamare l’Italia … noi prima o poi ti spelliamo vivo”; “sei … da schiacciare da calpestare da odiare e da ammazzare appeso a testa in giù..”; “la pagherete cara per tutto il terrore che state facendo”, “vi pentirete di essere nati”, “la vostra fine è vicina”; “se non lo capisci con le buone così posso anche … fartelo capire nell’altro modo … più brutale”; ”Signor ministro presto ci vedremo o in tribunale o in obitorio…”.



Queste alcune delle email minatorie, riportate da Repubblica, e che il titolare della Salute ha ricevuto negli ultimi mesi, con lo stesso esponente grillino che ha poi prontamente girato il materiale e denunciato il tutto alla polizia postale. Quattro persone sono così state indagate con le accuse di minaccia aggravata, responsabili di aver inviato a Speranza, fra l’ottobre dell’anno scorso e il gennaio di quest’anno, frasi violente, avvertimenti e intimidazioni, riferendosi alle numerose misure restrittive introdotte per fronteggiare la pandemia di covid.



MINISTRO SPERANZA MINACCIATO, 4 ITALIANI FRA I 35 E I 55 ANNI INDAGATI

I quattro indagati, tutti italiani di età compresa fra i 35 e i 55 anni, hanno visto la propria abitazione perquisita, sita nel Torinese, nel Cagliaritano, nel Varesotto e in provincia di Enna, e alcuni avrebbero già dei precedenti di polizia analoghi, dopo aver inviato email minatorie nascondendosi dietro indirizzi email gestiti da server situati nei paesi extra europei. Numerosi i messaggi di solidarietà giunti all’indirizzo del ministro Roberto Speranza, fra cui quello dell’Iss, l’Istituto superiore di Sanità, che attraverso una nota ha fatto sapere: “Il Presidente, il Direttore Generale e il personale dell’Istituto Superiore di Sanità esprimono piena solidarietà e sostegno al ministro della Salute Roberto Speranza dopo le minacce ricevute. Questi atti intimidatori sono del tutto inaccettabili per chi è in prima linea nella lotta alla pandemia e nella difesa della salute della nostra comunità nazionale. Al ministro vanno il pieno sostegno e la gratitudine per il duro lavoro quotidiano nel contrastare la circolazione del virus che rimane il vero nemico contro cui concentrare tutti i nostri sforzi”.

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