La storia di Miss Italia inizia nel lontano 1939, come ci svela il sito ufficiale del concorso di bellezza grazie al suo Albo d’Oro. La prima edizione in realtà non avrà lo stesso nome della competizione che conosciamo ancora oggi, grazie a Miss Italia 2019: la scelta si dirigerà invece verso il nome Cinquemilalire per un sorriso e il motivo è ricondurre anche alla scelta di far ruotare la kermesse attorno ai soli servizi fotografici. La vittoria vedrà salire sul podio la giovanissima Isabella Verney, di appena 14 anni e residente a Torino. Sarà la madre Maria Margaria ad accompagnarla a ritirare il suo personale book fotografico ed inviare il ritratto al concorso firmato dal pubblicitario Dino Villani e già diventato popolare in tutto lo Stivale. Appena poco più di un mese dopo da quel primo invio, la giuria composta fra gli altri anche dal celebre attore Vittorio De Sica, annuncerà via radio che Isabella ha ottenuto la vittoria finale e il premio di cinquemila lire in Buoni del Tesoro. Una somma considerevole dati i tempi, che tuttavia non varrà nulla in seguito alla guerra. In seguito alla vincita, Isabella viene corteggiata perchè entri nel cinema, ma rifiuterà ogni proposta per via della sua giovanissima età. Dieci anni più tardi il suo nome risalterà come top model e mannequin, anche grazie alla scelta della stilista Gabriella di Robilant di trasformarla nel volto del suo atelier Ventura, una delle sartorie più rinomate di Roma a quei tempi.
Miss Italia, la storia del concorso: uno dei momenti più contestati
Uno dei momenti più contestati legati alla storia di Miss Italia è da ricercare nella partecipazione e successiva vittoria di Rossanna Martini, incoronata reginetta nel 1946 durante la gara che si è tenuta a Stresa. La giovane nata nella toscana Empoli riuscirà a convincere la giuria tanto da strappare il titolo a Silvana Pampanini, la super favorita dal pubblico italiano. In seguito alla vittoria della Martini, l’opinione pubblica si scaglierà contro la gara di bellezza. Per Rossana invece si apriranno le porte del cinema, che abbandonerà presto, grazie al film drammatico I contrabbandieri del mare diretto da Roberto Bianchi Montero e con protagonista Rossano Brazzi. Dobbiamo slittare di un anno rispetto alla partecipazione della Martini per trovare sul podio un volto più che noto, quello di Lucia Bosè. La vittoria giungerà nel 1947, quando la futura attrice poteva già contare sull’attenzione di Luchino Visconti, che la incontrerà nella pasticceria in cui lavora come commessa. La 27enne entrerà nel cinema grazie a Non c’è pace tra gli ulivi, diretto tre anni più tardi da Giuseppe De Santis. Lucia diventerà celebre non solo per i tanti film che la vedranno come protagonista, ma anche per le successive nozze con il torero Luis Dominguin, da cui si separerà dopo aver dato alla luce il figlio Miguel Bosè e gli altri due fratelli, Lucia e Paola. Una delle grandi svolte verrà data invece da Maurizio Costanzo solo nell’edizione 1990, quando il giornalista e presidente di giuria, ricorda IoDonna, sceglierà di abolire le misure da concorso 90-60-90, considerate fino ad allora uno dei requisiti basilari per poter entrare in gara. Appena sei anni dopo le polemiche si scateneranno a causa della vittoria di Denny Mendez, la prima e unica Miss di colore, nata a Santo Domingo e in grado di scatenare un rumoreggiare negativo in tutto il mondo.