Cominciano ufficialmente oggi, venerdi 20 settembre i Mondiali di Rugby 2019: 4 anni dopo la vittoria della Nuova Zelanda (al terzo titolo), ecco che la manifestazione iridata della palla ovale torna di scena, in campo in Giappone. Protagonisti di eccellenza, oltre a Nuova Zelanda, Sudafrica, Inghilterra e Irlanda, ovviamente anche l’Italia di O’Shea, che pure ha messo a segno segno risultati interessanti nelle ultime amichevoli estive, disputate prima di fare i bagagli per il Giappone. Benchè i Mondiali di rugby inizino oggi (ma finiranno dopo quasi un mese, con finale prevista il prossimo 2 novembre) dovremo però attendere qualche giorno per vedere in campo gli azzurri: il loro primo incontro sarà infatti solo domenica contro la Namibia. Siamo quindi oltremodo impazienti di vedere all’opera i nostri beniamini, guidati da Sergio Parisse. Per presentare i Mondiali di rugby abbiamo sentito Antonio Raimondi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questi Mondiali di Rugby? Sarà l’evento mediatico dell’anno, una grande festa di questo sport il rugby che è ormai diventato popolare in tutto il mondo.
Giusta l’assegnazione dei Mondiali al Giappone? 20 nazioni, un paese come il Giappone che già due anni fa poteva ospitare i Mondiali e che a livello organizzativo ha tutto per rendere la rassegna iridata straordinaria…
Per l’Italia un girone difficile: Sudafrica e Nuova Zelanda imbattibili? In effetti è così, il nostro compito sarà di battere Namibia e Canada. Il Sudafrica l’abbiamo battuto una sola volta nella nostra storia a Firenze nel 2016 in una situazione particolare. La Nuova Zelanda non l’abbiamo mai battuta. Sono nazioni al di fuori ancora della nostra portata. Veramente imbattibili per noi!
Giuste le scelte di O’Shea? Le piace la nazionale e il gioco del tecnico irlandese? O’ Shea ha fatto le scelte giuste, ha portato i giocatori migliori. Non si poteva chiedere di meglio al tecnico irlandese…
Parisse il leader ideale dell’Italia: potrebbe dare la carica giusta agli azzurri? A Parisse dovremmo fare un monumento! Sarà alla sua quinta Coppa del Mondo con l’Italia. E’ un trascinatore, sicuramente darà quella carica in più giusta per gli azzurri.
All Blacks ancora sopra un gradino delle altre nazionali? All Blacks ancora favoriti ma non più così forti come prima rispetto alle altre nazionali. Potrebbero vincere ancora ma se quattro anni fa potevano farlo in ogni partita anche in situazione difficile, ora hanno perso qualcosa, rispetto all’ultima Coppa del Mondo.
Quali saranno le sue avversarie più temibili? Sudafrica e Inghilterra prima di tutto. Poi un gradino sotto metto Irlanda, Galles, Australia. Tra queste nazioni compresi gli All Blacks verrà fuori la nazionale campione del mondo!
Come vede la sfida tra Il rugby Europeo e quello Australe? Si è ridotto il margine tra il rugby europeo e quello australe, c’è meno distanza, l’Europa si è avvicinata molto.
Il Giappone potrebbe sfruttare il fattore casa e essere la sorpresa dei Mondiali? Perchè no, il Giappone gioca un buon rugby, potrebbe arrivare anche ai quarti. Dovrà superare però nel suo girone dove c’è anche l’Irlanda, la Scozia per passare il turno.
Chi vincerà i Mondiali? Difficile fare pronostici in un torneo così lungo dove anche gli infortuni potrebbero essere determinanti, come gli stessi incroci tra le squadre più forti. L’Inghilterra per esempio nel suo girone avrà la Francia e l’Argentina. Nuova Zelanda e Sudafrica non dovrebbero incontrarsi fino alla finale, l’Inghilterra dovrà batterne una delle due prima della finale per conquistare il Mondiale.
Cosa potrebbe influenzare i Mondiali ancora? Si giocherà in condizioni atmosferiche particolari, è la stagione delle piogge in Giappone, anche questo potrebbe influenzare l’andamento dei Mondiali.
Una squadra favorita però c’è? La Nuova Zelanda è favorita, se vincesse farebbe qualcosa che nessuno ha mai fatto nella storia del rugby. Poi ci sono Sudafrica e Inghilterra. Tra queste tre dovrebbe venire il nome della squadra campione del mondo. Irlanda, Galles e Australia avranno anche però le loro chances di vincere. Sarà in ogni caso un torneo lungo e appassionante da seguire fino in fondo, i Mondiali di rugby, una festa dello sport…
(Franco Vittadini)