Morte di David Rossi: colpo di scena nell’inchiesta sul giallo dell’ex capo comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato dal suo ufficio la sera del 6 marzo 2013. Poche ore fa, riportata dalle agenzie di stampa, la notizia del rinvio a giudizio disposto dal gip di Genova a carico di Pasquale Aglieco, ex comandante provinciale dei carabinieri del capoluogo toscano.
L’accusa nei suoi confronti è quella di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero e con questa imputazione andrà a processo dal prossimo 1 aprile. Lo riferisce ANSA secondo cui Aglieco, oggi in pensione e residente in Tunisia, aveva sostenuto inizialmente di essersi trovato per caso sulla scena quella notte. Versione che, stando alle contestazioni, sarebbe priva di riscontro e sconfessata da una serie di elementi quali tabulati telefonici, testimonianze e altre evidenze emerse durante l’indagine genovese. Per la Procura, Aglieco avrebbe escluso “falsamente di avere ricevuto preventive informazioni sulla precipitazione di David Rossi, mentre in realtà in suddetto luogo era giunto dopo avere ricevuto notizia del fatto accaduto“. La sua presenza sul posto quindi, secondo la lettura investigativa, non sarebbe stata casuale.
Morte di David Rossi: la deposizione di Pasquale Aglieco ai pm e in Commissione parlamentare d’inchiesta
Pasquale Aglieco sarebbe stato sentito la prima volta nel dicembre 2021 in sede di prima commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. Durante quell’audizione di diverse ore, l’ex comandante dell’Arma disse di essersi trovato casualmente sul luogo in cui l’ex capo della comunicazione Mps era caduto.
Nel suo racconto, Aglieco avrebbe riferito che quella sera era uscito a comprare le sigarette e che poi avrebbe seguito una volante, dopo averla avvistata a sirene spiegate, finendo per imbattersi sulla scena della tragedia. Avrebbe così assistito al primo accesso nell’ufficio di David Rossi, un sopralluogo avvenuto prima dell’intervento della Scientifica.