C'è il primo indagato per la morte di Fabiana Piccioni, la 46enne trovata senza vita a Teramo: un 52enne albanese le avrebbe fornito la droga

Possibile svolta per quanto riguarda la morte di Fabiana Piccioni, la 46enne trovata senza vita lo scorso gennaio in provincia di Teramo. Come riferisce il portale online di Repubblica, la procura ha iscritto per la prima volta una persona sul registro degli indagati. Si tratta di un amico della vittima su cui gli inquirenti hanno acceso fin da subito i riflettori, precisamente un 52enne straniero, originario dell’Albania, che nella vita ha una impresa di pulizie e che risulta essere incensurato, quindi senza mai aver avuto problemi con la giustizia in precedenza.



I sospetti sono emersi dopo che l’uomo è tornato nel suo Paese a seguito appunto della morte di Fabiana Piccioni, che ricordiamo, è stata trovata semicarbonizzata, forse un tentativo del presunto killer di nascondere eventuali tracce genetiche. Al momento le autorità non sono ancora riuscite a rintracciare il 52enne, ma lo stesso non è indagato per omicidio, sia chiaro, ma per morte come conseguenza di altro reato, leggasi lo spaccio di stupefacenti.



MORTE FABIANA PICCIONI: TUTTI GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Avrebbe infatti fornito la droga alla 46enne Fabiana Piccioni prima di morire; l’uomo è anche accusato di occultamento di cadavere, visto che secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a bruciare in parte il povero della donna. Le novità sulla vicenda sono emerse dopo una conferenza stampa tenuta dai carabinieri di Teramo attraverso cui sono stati comunicati anche dei sequestri e delle perquisizioni, anche se non è ben chiaro se collegati all’albanese.

Questi era residente fino a pochi mesi fa a Mosciano Sant’Angelo, dove ha sede anche la sua impresa di pulizie, ma come detto sopra risulta essere al momento irrintracciabile dopo essere tornato in patria: che i due eventi siano collegati? Per chi indaga la risposta è affermativa ma nel frattempo non si ferma il lavoro degli inquirenti che hanno ascoltato anche altri testimoni per cercare di capire cos’abbia fatto Fabiana Piccioni nelle ore precedenti la sua morte.



MORTE FABIANA PICCIONI: COSA E’ ACCADUTO SECONDO CHI INDAGA

Ricordiamo che la donna era molto conosciuta in Paese, essendo molto attiva nel volontariato, e la sua scomparsa ha sconvolto la comunità locale, che tutto si sarebbe aspettato tranne una fine così cruenta. La 46enne, ricordiamo, era scomparsa di casa il 2 gennaio, e esattamente una settimana dopo, il 9, era stata rivenuta senza vita in quel di Giulianova, in un campo.

É stata trovata seminuda e sarebbe deceduta a seguito di una overdose dopo un mix di oppiacei e cocaina: resta da capire se questa overdose sia stata in qualche modo indotta o se la donna abbia assunto la sostanza stupefacente di sua spontanea volontà. Fatto sta che la 46enne si sarebbe sentita male, un malore risultato purtroppo fatale. Per l’accusa, l’indagato dopo aver fornito la droga alla donna e resosi conto di quanto accaduto, avrebbe provato a disfarsi del cadavere, per poi scappare, anche se al momento si tratta di una tesi tutta da confermare.