Svolta per quanto riguarda la morte di Ramona Rinaldi: la 39enne di Veniano non si sarebbe suicidata ma sarebbe stata ammazzata

Ramona Rinaldi, la 39enne trovata impiccata in casa a Veniano, in provincia di Como, sarebbe stata uccisa. La svolta è avvenuta nelle scorse ore quando sui media, a cominciare dal Corriere della Sera, è comparsa la notizia dell’arresto del marito della stessa donna. Il decesso della povera ragazza era avvenuto a febbraio 2025, 5 mesi fa, e inizialmente sembrava un “normale” suicidio ma gli inquirenti hanno voluto scavare a fondo e alla fine avrebbero scoperto che Ramona Rinaldi non si sarebbe tolta la vita nella sua abitazione, bensì sarebbe stata ammazzata.



Il compagno della donna (i due hanno anche una bimba), ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario, l’avrebbe strangolata dopo di che avrebbe inscenato un suicidio, impiccandola. A finire dietro le sbarre, come scrive il quotidiano di via Solferino, è il 34enne Daniele Re, che è stato arrestato in quel di Milano e poi portato in carcere a San Vittore.



RAMONA RINALDI, ARRESTATO IL MARITO: E’ LA SVOLTA?

La svolta nel caso è giunta dopo i cinque mesi di indagine da parte del Ris, il nucleo scientifico dei carabinieri, che aveva eseguito un sopralluogo molto accurato nella casa dove è stata trovata senza vita Ramona. Analizzando la corda utilizzata per impiccarsi, ma anche la porta del bagno, quindi il pigiama che indossava la ragazza, avrebbero scoperto una serie di gravi indizi nei confronti di Daniele Re, di conseguenza le forze dell’ordine sono entrate in azione, arrestandolo.

Ma cosa era accaduto quel giorno? Alle prime luci del 21 febbraio 2025, lo stesso marito aveva dato l’allarme chiamando i soccorsi; aveva spiegato ai soccorritori e agli inquirenti che la moglie si era alzata dal letto, e ad un certo punto, insospettitosi, era andata a cercarla.



Carabinieri (Foto: Pixabay)

RAMONA RINALDI, COSA ACCADDE IL GIORNO DELLA MORTE

Aveva quindi trovato la porta del bagno chiusa a chiave, e quando gli uomini del 112 sono entrati e hanno sfondato la porta, hanno trovato la 39enne impiccata nella doccia, già senza vita. Un suicidio a cui i famigliari e gli amici non hanno mai creduto soprattutto perchè la stessa ragazza era legatissima alla figlia di 6 anni e proprio per questo non l’avrebbe mai lasciata sola. Da lì la decisione di indagare e di aver scoperto, forse, una verità ancora più agghiacciante.

La vicenda ricorda da vicino il giallo di Maria Cristina Pugliese, 27enne che venne trovata impiccata nella doccia lo scorso dicembre in provincia di Verona. La famiglia, così come quella di Ramona, ha subito puntato il dito nei confronti del compagno che frequentava la ragazza nell’ultimo periodo, anche perchè la stessa è stata rinvenuta morta nella sua abitazione. L’uomo non è stato fino ad oggi arrestato: Maria Cristina ha lasciato una figlia di 5 anni, vedremo se anche per questo caso ci sarà una svolta o meno nelle prossime settimane.