JOURNEY/ Arena Fiera Milano-Rho, 21 giugno

- La Redazione

Questa sera all’Arena Concerti Fiera di Rho arrivano gli americani Journey, una band molto amata negli anni 80 per la prima volta in Italia. Ancora disponibili alcuni biglietti

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Serata all’insegna del buon “vecchio” rock d’autore stile USA con i Journey questa sera alle ore 21.00 presso l’arena fiera Milano-Rho. Definiti uno dei gruppi americani più amati e odiati di musica genere A.O.R. (rock/pop melodico) e nominati la quinta rock band nella storia americana, i Journey nascono a San Francisco, California nel 1973 e raggiunsero subito il successo e piazzamenti di prestigio nelle classifiche di tutto il mondo con più di 75 milioni di album venduti. Qualche numero per curiosità: 2 dischi d’oro, 8 multi-platino e un disco di diamante, tra cui 7 dischi multi-platino consecutivi tra il 1978 e il 1987, 19 singoli in top 40, 6 dei quali nella classifica Billboard Hot 100. E se non bastasse, la loro hit più famosa, colonna sonora del serial televisivo Glee, “Don’t Stop Believin'” del 1981,  è la traccia più venduta del catalogo iTunes con più di 3 milioni di downloads. Nel corso degli anni la formazione ha subito diversi cambiamenti creando molteplici e particolari sonorità che hanno caratterizzato la inesauribile vena creativa del gruppo. Nel cuore dei fans di tutto il mondo resta vivo il ricordo della voce calda ed unica di Steve Perry che proiettò il gruppo verso melodie più vicine al pop e del chitarrista Neal Schon, al tempo allievo di Carlos Santana, storica colonna portante del gruppo. La formazione sul palco questa sera sarà composta dal cantante di origini filippine Arnel Pineda,  l’inossidabile Neal Schon alla chitarra, Jonathan Cain alle tastiere. La sezione ritmica é affidata a Ross Valory al basso e  Deen Castronovo alla batteria.

Sono ancora disponibili pochi biglietti quindi, non ci resta che preparare la voce per cantare Separate Ways, Open Arms oppure Who’s Crying Now ed Any Way You Want It, passando per Send Her My Love e Faithfully, ed assaggiare, come un buon vino invecchiato, questa nuova lezione di grande rock sicuramente unica e piacevole.

 

(Angelo Oliva)







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