Le vacanze stanno per arrivare tra lunghi viaggi e pisolini al sole, sempre con la musica nelle orecchie. WALTER GATTI ci consiglia cinque album live da non perdere
Cd da portare in automobile? Dischi da caricare nel proprio iPhone? L’estate è alle porte, le vacanze pure: forse qualche consiglio potrebbe far comodo, per svecchiare l’archivio musicale oppure per rispolverare qualche vecchio titolo. Proviamo a mettere insieme – in puntate differenti – alcuni titoli che potrebbero soddisfare ascolti e curiosità varie. Cominciando da una serie di cinque dischi live, in parte recentissimi, in parte d’annata. Perché il rock, se non lo ascolti dal vivo, non ha lo stesso sapore…
1 – Crosby, Stills, Nash & Young – 4 Way Street Un titolo che si contende con pochi altri la palma del più bel disco live di tutti i tempi. I quattro che hanno inventato il country-rock, colti proprio 40 anni fa (il disco fu registrato nell’estate del ’70 e uscì nella primavera del ’71) e immortalati in un doppio che ha fatto lezione sia per la suddivisione degli ellepi in zona acustica-zona elettrica, che per l’eternità di una scaletta da brividi. Perfezione emotiva in Right between the eyes e Cowgirl in the Sand, psichedelia acida in Triad e Long Time Gone, lezioni di live jam al cardiopalma in Carry On e Southern Man. Se ci sono dischi da dieci e lode, questo si merita… un bell’undici.
2 – David Bowie – Live Santa Monica ‘72 Non so se è il live più bello di Bowie, sicuramente è uno dei più genuini e sa raccontare con veemenza giovanilistica gli anni glam del musicista di Brixton. Uscito pochi anni fa, raccoglie registrazioni di uno show californiano del ‘72 e contiene alcuni tra i suoi classici, da Changes a The Jean Genie, da Life on Mars a – soprattutto – quel capolavoro infinito che è Space Oddity, storia dell’inquietudine cosmica del major Tom, mai così persa e angosciata. Dietro di lui una delle sue più potenti band, con Mick Ronson alle chitarre.
3 – Bob Seeger Nine tonight –Prima che Springsteen re-inventasse il rock e ne facesse uno spettacolo romantico, a Detroit c’era Bob Seeger. Potente di muscoli e di corde vocali, Bob aveva il rock nel sangue e scriveva canzoni che arrivavano direttamente al muscolo cardiaco. Questo bel live registrato nell’81 è un bel compendio per nonni e per piccini. Brani potenti (Old time Rock’n’roll e Let it Rock) e passione allo stato puro (Mainstreet, Against the wind) per riscoprire uno degli sconosciuti maestri del rock. Bob quest’anno è tornato in tourné negli usa dopo anni di placido pensionamento. Cinque mesi prima dei suoi concerti non si trovavano più biglietti nemmeno dai bagarini…
4 – The Prodigy – World fire –Il disco dal vivo di questo trio britannico può lasciare sorpresi molti gusti e molti ascolti. I tre, Liam Howlett, Maxim e Keith Flint, non c’entrano nulla con la “canzone” e nemmeno con il “rock”. Più deejay che musicisti, son diventati famosi con un uppercut elettronico che si chiamava Firestarter e con un’immagine insolitamente aggressiva per una formazione che per lo più frequentava discoteche, rave party e situazioni big beat. In questo album live si capisce il segreto del tutto: è dance-punk di impatto tremendo, con bassi e campionature che si avvicinano (come prodotto finale) a certe sferzate dell’heavy metal, come già ai tempi facevano i Public Enemy. Interessante per chi fa le ore piccole. E la versione di Smack my Bitch Up non è niente male…
5 – Pearl jam – Live on Ten Legs –Ho sempre pensato che la band di Eddie Vedder fosse la miglior “cosa” emersa dal magma di Seattle. Sicuramente nessuno li batte – tra le band dei primi anni Novanta – nell’essere un live-act infuocato. Tra i tanti live (più o meno instant) usciti negli ultimi anni, questo ha il pregio di coprire un arco completo della produzione dei cinque e offre versioni notevoli di Rearviewmirror e Jeremy,Porch e I Am Mine, confermando che Mike McCready è uno dei talenti meno valutati della scena chitarristica. Inutile dire che Alive è da schianto: uno dei titoli che permetterebbe a un alieno di capire cosa intendono i terrestri quando parlano di “rock”. Approposito: in questi mesi è uscito anche un live dei “cugini” Soundgarden (Live on I-5), ma non è a livello di questo live-Jam.
