Bellissima, strepitosa ed emozionante. Pochi aggettivi per descrivere solo in parte la serata di ieri del Festival della canzone italiana di Sanremo targato Morandi/Mazzi. La serata-evento “Viva L’italia nel Mondo” ha veramente lasciato tutti senza parole con il suo susseguirsi di grandi emozioni e di indimenticabili momenti artistici. Una vetrina così importante e prestigiosa mancava da molti anni in Italia, forse troppi (leggi le pagelle).
Sembra di essere catapultati in altri tempi, quelli in cui gli artisti stranieri facevano a gara nel venire a cantare le canzoni italiane la Festival di Sanremo.
Volare, Gloria, Dio come ti amo e Gli uomini non cambiano, ecco l’inizio del Festival con il cantante Gianni Morandi a ricordo degli “Eroi del Sanremo”, come li definisce l’inossidabile.
I ringraziamenti va sopratutto al grande sforzo dei discografici e delle case editrici che in questi tempi di crisi sono riusciti a dare piena disponibilità alla musica, ed oggi é veramente difficile farlo. Speriamo sia il segno di tempi migliori per l’industria della culturale.
Si parte! Giusto il tempo di presentare la squadra di Sanremo, Rocco Papaleo e Ivanka Mrazova, alcune dichiarazioni di Gianni Morandi: “Questi sono errori che Pippo Baudo non avrebbe mai fatto” rispondere alla domanda di Papaleo ai giornalisti: “Ditemi cosa devo fare per andare in copertina?”. Rocco! Canta! Ma meglio di Shaggy ti prego. Infatti e proprio Shaggy con Chiara Civello e la canzone “ io che non vivo”- You don’t have to say you love me – di Pino Donaggio. Gli apri pista di questa serata sono anche i primi a rovinare una canzone pilastro della cultura musicale italiana. Ok, il fondo è quasi stato toccato. Speriamo si risalga. E la salita non tarda a farsi vedere.
Ci pensa Samuele Bersani con un travolgente Goran Bregovic e una versione veramente originale di “Romagna Mia” eseguita dalla Wedding and Funeral orchestra. Favolosa la performance di Nina Zilli in versione AmyWinehouse con Skye dei Morecheeba e la canzone Grande grande grande. Un vero leone da palco che con coraggio si misura con Skye in “Rome wasn’t built in a day”. L’emozione sale alle stelle con i Matia Bazar e il loro grande ospite Al Jarreau con “Speak softly love”. L’artista americano, unico cantante ad aver vinto tre Grammy Award in tre diverse categorie: jazz, pop, and R&B, dimostra i suoi 72 anni solo nella camminata ma no nella voce e nello spirito e ce lo dimostra con una strepitosa “We’re in this love together”.
Anche Emma e il britannico Gary Go con il brano “Il paradiso” – If paradise is half as nice – regalano emozioni “Wonderful”. Arisa e Josè Feliciano con “Que serà” di Jimmy fontana, cantata nel 1971 al festival di Sanremo dallo stesso Feliciano emozionano il presentatore Gianni Morandi con una versione di “C’era un ragazzo”. Non smentiscono nemmeno l’accopiata Francesco Renga e Sergio Dalma con la versione spagnola di “Il mondo” – El mundo bella e di classe, Pierdavide Carone e Lucio Dalla con Mads Langer in “Anema e core”. Gigi D’Alessio con Lorendana Bertè e Macy Gray ed “Almeno tu nell’universo” – The Flame – arrivano al cuore e le lacrime di Loredana sinceramente emozionante fanno tenerezza. Eugenio Finardi con Noa cantano “Torna a surriento” – Surrender – ma lasciano il segno con il tema del film di Benigni “La Vita é Bella” di cui Noa é interprete. Dolce Nera con Professor Green canta “Vita Spericolata” – My life is mine – del Vasco Nazionale, ma e corretto dire che tutto l’Ariston ha cantato la canzone. Noemi e Sarah Jane Morris con “Amarsi un pò” – To feel in love – incantano con le loro voci uniche e graffianti. La massima espressione dello spettacolo si é manifestato in due momenti indimenticabili: il primo con l’arrivo in teatro di Brian May che con Irene Fornaciari e Kerry Ellis – interprete della versione originale del musical – eseguono una versione indimenticabile e piena di energia di “Uno dei tanti” – Who have nothing- e poi cantano la grande “We will rock you” successo dei Queen che lascia l’Ariston senza parole.
Il secondo con Patty Smith ed i Marlene Kuntz che dopo una magistrale reinterpretazione di “Impressioni di settembre” – The world became the world – regalano una indimenticabile versione di “Because the night” brano scritto a quattro mani con Bruce Springsteen.
Comunque tutti contenti: il premio duetti viene assegnato dalla stampa a Patty Smith e Marlene Kuntz ed al ripescaggio rientrano Pierdavide Carone con Lucio Dalla e Gigi D’alessio con Loredana Berté.
E domani si rientra in gara con altri duetti, dodici per la precisione, e la proclamazione del vincitore dei giovani Sanremo Social.
(Angelo Oliva)