Nik Kershaw, il significato di The Riddle
Nik Kershaw con The Riddle è tra gli ospiti della seconda puntata di Arena 60 70 80 90, lo show musicale condotto da Amadeus su Rai1. Una serata all’insegna della grande musica italiana ed internazionale che ha segnato quattro decenni: i mitici anni ’60 ’70 ’80 e ’90. Tra questi non poteva certo mancare uno degli artisti britannici di maggior successo degli anni Ottanta. Si tratta di Nik Kershaw che ha saputo imporsi proponendo un sound in bilico tra pop e rock conquistando le classifiche di mezzo mondo. Tanti i brani di successo dell’artista che è conosciuto per “The Riddle”, brano musicale scritto ed interpretato dallo stesso cantautore britannico e pubblicato il 5 novembre 1984 come primo singolo estratto dall’album omonimo.
La canzone è indubbiamente il cavallo di battaglia dell’artista, un brano enigmatico e di difficile comprensione che ha fatto a lungo dibattere sul suo significato. In realtà proprio Nik parlando della canzone ha sottolineato che non ha alcun significato preciso, ma ha detto: “The Riddle’ è una sciocchezza, spazzatura, idiozie, le divagazioni confuse di una popstar degli anni ’80”.
Chi è Nik Kershaw di The Riddle
Ma chi è Nik Kershaw di The Riddle? Classe 1958, Nik è nato il 1 marzo a Bristol. Dopo essere cresciuto a Ipswich e aver lasciato la scuola comincia a seguire la sua passione per la musica suonando la chitarra in diverse band inglese. Dopo aver collaborato con i Fusion decide di lanciarsi da solo nel mondo della musica. Inizia così la sua carriera solista: nel 1983 firma un contratto con la MCA Records e debutta con il primo singolo I Won’t Let the Sun Go Down On Me, riscuotendo anche un discreto successo. L’anno dopo pubblica il brano Wouldn’t It Be Good conquistando le classifiche europee e facendosi apprezzare particolarmente in Italia, Germania e in alcuni Paesi del Nord Europa.
La consacrazione definitiva arriva nel 1984 con “The Riddle”, una canzone criptica che diventa una hit mondiale. Il brano successivamente viene ripresa anche da Gigi D’Agostino che nel 1999 ne fa una rifacimento di grande successo.