L’abolizione dell’insegnamento di religione alle elementari e alle medie è uno dei punti del programma di “Possibile”, la formazione politica di Pippo Civati e Beatrice Brignone alleata per le elezioni del 25 settembre con Sinistra Italiana e Verdi, che indubbiamente ha causato maggior discussione in queste ore, in quanto va a scontrarsi frontalmente con quella che è, a tutti gli effetti, una tradizione della scuola italiana. Un programma, quello di “Possibile”, che tocca in realtà diverse aree tematiche del mondo scolastico (sono 12 in tutto), che vanno dal rispetto e dall’educazione ambientale sino ai concorsi.
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Detto dell’educazione ambientale e dell’eliminazione dell’ora di religione alle elementari e alle medie, gli altri punti riguardano: edifici antisismici energeticamente autonomi; ventilazione meccanica controllata; 15-20 alunni per classe fino alle medie, 20-25 alle superiori; digitalizzazione e formazione del personale; educazione s*ssuale; libri di testo gratuiti; tempo pieno di 40 ore per primaria e medie; allineamento salari dei docenti a media UE; concorsi ogni 2 anni; lauree magistrali a indirizzo didattico.
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CIVATI: “NO ALL’ORA DI RELIGIONE A ELEMENTARI E MEDIE, NON DEVE ESSERE UN INSEGNAMENTO CONFESSIONALE”
A proposito della questione religione, il programma recita: “Pur consapevoli delle difficoltà che comporta la sua realizzazione, avalliamo la prospettiva di una scuola pubblica laica. L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche è impartito da docenti scelti dalle curie e pagati dallo Stato italiano, un insegnamento improntato a una logica confessionale che andrebbe eliminato nelle scuole del primo ciclo, mentre in quelle secondarie di secondo grado dovrebbe essere sostituito da un insegnamento non confessionale obbligatorio del fenomeno religioso, declinato nei suoi aspetti storici, sociologici e antropologici, sostenuto da docenti regolarmente selezionati tramite procedure pubbliche”.
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Per una piena realizzazione del principio costituzionale della laicità, si dovrebbe inoltre “abolire la normativa che prevede l’esposizione di un simbolo confessionale come il crocifisso nei locali delle scuole pubbliche“, “garantire sempre il diritto di rifiutare l’insegnamento della religione”, “applicare con rigore l’articolo 33 della Costituzione”.