“Non ti conosco più, amore” è un film che nasce da una commedia di Aldo De Benedetti, già spunto per il film “Non ti conosco più” prodotto nel 1936, con protagonisti il grande Vittorio de Sica ed Elsa Merlini. Tra gli attori del cast spicca un giovane e promettente attore comico, spigliato e sagace, si tratta del recentemente scomparso Gigi Proietti, maestro del teatro italiano e della comicità come arte della comunicazione e della recitazione. Nel cast del film troviamo anche Mario Donatone nato come Mario Giacinto Donatone. Tripoli gli diede la luce il 9 giugno del 1933 ma morì a Roma il 14 aprile del 2020. Ha lavorato in carriera tantissime belle esperienze lavorando con registi di assoluto livello come Luchino Visconti e Mario Monicelli. Di certo però il sodalizio per il quale sarà ricordato è quello con Bruno e Sergio Corbucci. Col primo ha recitato in 14 occasioni mentre con l’altro sei. Protagonista di tanti film importanti e soprattutto del poliziottesco anni settanta ottanta ha lavorato anche con Dario Argento recitando in Phenomena.
Non ti conosco più amore, film su Rete 4 diretto da Sergio Corbucci
Non ti conosco più amore va in onda oggi, 3 novembre, su Rete 4 a partire dalle ore 16,45. Prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori nel 1980 e diretto in maniera pregevole da Sergio Corbucci. Il cast d’eccezione scelto per quest’opera cinematografica è ricco di nomi celebri del panorama italiano, da Gigi Proietti a Monica Vitti, passando per Johnny Dorelli. Film cult del cinema italiano da italiano di una volta non passa inosservato soprattutto per la presenza di perle all’interno del cast. Ieri è un anno che Proietti ci ha lasciato e sicuramente questo è un bel modo per ricordarlo.
Non ti conosco più amore, la trama
La storia di Non ti conosco più amore si concentra fin da subito su Luisa e l’avvocato Paolo Malpieri, sposati da diversi anni. Tutto sembra filare liscio, senza nessun contraccolpo particolare nonostante il passare degli anni, ma una sera succede qualcosa di totalmente imprevisto. Luisa rincasa e sembra non riconoscere più il marito, per lei uno sconosciuto maniaco, al punto da arrivare a chiamare la polizia in suo soccorso. Lo psichiatra che si occuperà del caso, Alberto Spinelli, si rende subito conto che il problema non è Paolo, bensì Luisa. Nonostante numerose terapie e tentativi di ripresa, la donna finirà per convincersi che sia proprio Alberto suo marito.
La questione diviene sempre più intricata quando il dottore cerca di assecondare la donna per cercare di rispondere al suo trauma, mentre Paolo Malpieri lotta contro i tormenti della gelosia e la voglia di riprendersi il posto che gli spetta. Le cose sembrano farsi più chiare quando Luisa inizia a ricostruire quella che potrebbe essere l’origine del trauma; inizia infatti a ricordare un momento dove aveva spiato suo marito con la sua avvenente dattilografa. Da questo momento in poi le torna di colpo tutta la memoria, compreso il ricordo del suo reale marito.
Successivamente, Luisa confesserà di aver architettato tutto per punire il marito una volta scoperto il tradimento, non aveva mai perso realmente la memoria. Il suo obbiettivo era quello di gettare nel totale sconforto il consorte, così da fargli provare un minimo il dolore che lei stessa aveva provato nel vedere quella scena di tradimento inaspettata. Alla fine, i due coniugi ritrovano la pace nonostante i tradimenti e le menzogne, a differenza del povero Alberto; nell’assecondare Luisa era finito per innamorarsi di lei, ma ora che la donna era riuscita a risolvere le controversie matrimoniali, era costretto a tornare alla sua realtà, colma di solitudine e tristezza.