I nonni devono mantenere i nipoti se entrambi i genitori non hanno i mezzi sufficienti. A stabilirlo, come riportato dal Sole 24 Ore, è l’articolo 316-bis del Codice Civile, a cui molti giudici hanno fatto riferimento a più riprese nell’ambito di cause sulle condizioni dell’obbligo. L’obiettivo è quello di impedire, a qualsiasi costo, che un minore non abbia di che crescere a causa della mancanza di risorse economiche.
È per questo motivo che, nel caso in cui la madre e il padre non dovessero riuscire a soddisfare i suoi bisogni in misura proporzionale alle rispettive sostanze e secondo la propria capacità di lavoro, entrerebbe in scena una rete di familiari. Gli ascendenti, dice la legge, “sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli”. Non è possibile dunque esimersi da questo obbligo, anche nel caso in cui i rapporti non siano idilliaci.
Nonni devono mantenere i nipoti: il caso delle coppie separate
È particolare il caso delle coppie di genitori che sono separate. Nel caso in cui la madre o il padre non riescono a crescere nel modo più adeguato il minore perché l’altro non dà il proprio contributo pur essendone in grado, mantenere i nipoti non è più un compito dei nonni. Nel caso di cessazione della vita in comune, infatti, la legge prevede che l’obbligo di mantenimento sia assicurato con la previsione da parte del giudice di un assegno periodico.
L’obbligo dei nonni, come chiarito anche dalla Cassazione in passato, è infatti subordinato e quindi sussidiario rispetto a quello primario dei genitori. È per questo motivo che sussiste l’impossibilità di rivolgersi agli ascendenti soltanto perché uno dei due non dà il proprio contributo. È diverso il caso in cui il padre o la madre non siano nelle condizioni economiche tali da potere versare l’assegno periodico al minore.