Uno studio valuta nuovi parametri per il calcolo dell'obesità, scatta l'allarme in Usa, coi nuovi parametri l'80% della popolazione è a rischio diagnosi
Obesità, da uno studio del General Hospital di Boston sono emersi nuovi parametri di valutazione per effettuare la diagnosi, che raddoppiano le persone che rientrano nella condizione. Secondo i criteri, valutati dalla rivista scientifica Lancet come autorevoli e già adottati da 76 società scientifiche, sarebbero quindi ora ben 7 su 10 a soffrirne, perchè dal dal nuovo calcolo, che non prende in considerazione solo l’indice di massa corporea ma anche l’incrocio con alcuni dati biometrici, sarebbero ben oltre i limiti consentiti.
L’incidenza è particolarmente alta negli Stati Uniti, dove si è concentrata la ricerca condotta su 300mila individui, stabilendo un tasso che dal 40% passa a quasi l’80%, raddoppiando i soggetti che potenzialmente potrebbero diventare pazienti da sottoporre a cure e strategie personalizzate per la perdita di peso. Le statistiche differenziate per fasce di età hanno inoltre mostrato che a ricadere nella nuova definizione sarebbero per la maggior parte anziani over 70, tra i quali prevalgono gli stati cosiddetti preclinici, per i quali si può intervenire ancora con terapie mirate prevalentemente ad un cambio dello stile di vita.

Nuovo studio cambia i parametri per stabilire obesità, con i nuovi criteri 7 persone su 10 rientrano nella condizione
La commissione per il diabete di Lancet ha rivisto i parametri per stabilire l’obesità nei pazienti, adottando i nuovi criteri proposti da uno studio dell’Ospedale di Boston, che prevede tra le altre cose, differenziazioni in base ai dati corporei non soltanto basati sul calcolo dell’indice di massa corporea. Da questa valutazione, emerge che l’80% degli americani ha una condizione di sovrappeso definita preclinica o clinica, tale da dover intervenire con la terapia per prevenire il rischio di sviluppare patologie correlate. Molte società scientifiche stanno già rivedendo i loro metodi diagnostici adottando questo nuovo approccio, per lo stesso motivo le case farmaceutiche stanno accelerando la corsa allo sviluppo di nuove cure.
Gli obiettivi ora stanno cambiando puntando tutto su medicinali composti da molecole che possono offrire soluzioni personalizzate e non più lo stesso trattamento valido per tutti. Presto infatti potrebbero diventare disponibili sul mercato prodotti studiati appositamente per combattere contemporaneamente diverse condizioni, sempre associate all’obesità, in modo da aumentare l’azione farmacologica a seconda del peso, dell’età e di eventuali malattie pregresse già in corso, per aumentare il più possibile l’efficacia combinata.
