Ocean Viking subito in Italia: dopo il segretario Nicola Zingaretti, altri esponenti del Partito Democratico hanno invocato lo sbarco immediato dei migranti. L’opposizione è sul piede di guerra, Lega e Fratelli d’Italia in primis, ma i dem non hanno intenzione di indietreggiare: l’esecutivo giallorosso vuole un cambio di marcia nella gestione dell’immigrazione ed ecco il primo banco di prova. David Sassoli, presidente dell’Europarlamento, è stato netto: «Deve sbarcare. Cosa pensano di risolvere il problema dell’immigrazione tenendo in mare, 100, 200, 300 persone», riporta Il Messaggero. E Monica Cirinnà su Twitter puntualizza: «Discontinuità su immigrazione significa conciliare umanità e azione politica per intensificare cooperazione europea su sbarchi». Dall’imbarcazione arrivano aggiornamenti drammatici sulle condizioni dei migranti, con Luca Pigozzi – responsabile di Medici Senza Frontiere – che ha spiegato: «Le nostre attività cliniche procedono, sulla nave abbiamo sempre 84 persone. La cosa che ci colpisce in modo particolare è il fatto che molti tra i migranti che abbiamo recuperato mostrano segni di violenza sessuale e fisica». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ZINGARETTI: “OCEAN VIKING SUBITO IN ITALIA”
Il Pd, con il suo Segretario Zingaretti, spinge perché la nave Ocean Viking faccia immediato approdo in Italia dopo giorni nel Mediterraneo con a bordo 84 migranti ma nei fatti il tutto era stato “anticipato” ieri dal Premier Conte rispondendo per le righe in Senato agli attacchi di Salvini: «basta slogan ossessivi porti chiusi vs porti aperti. Sul tema dell’immigrazione – ha spiegato ancora l’avvocato “giallorosso” – il governo ha già chiarito che lavorerà su un piano multilivello, come merita di essere affrontato». La svolta sulla vicenda della nave della Ong norvegese arriva dunque a cavallo di un cambio di vertice al Viminale e a Palazzo Chigi (dove l’inquilino è lo stesso ma la linea rispetto al Governo con la Lega è profondamente variata in poche settimane). Sul fronte Alan Kurdi la Ministra Lamorgese ha “seguito” la linea di Salvini e applicato il Decreto Sicurezza bis, ma sulla Ocean Viking il Pd chiede con forza un cambio di passo: «Quella nave per me deve entrare, senza se e senza ma» ha spiegato questa mattina Zingaretti, facendo riferimento proprio alla Ocean Viking che da giorni chiede ospitalità di un porto italiano dopo aver salvato prima 50 e poi ancora 34 migranti solo due giorni fa.
OCEEAN VIKING, IRA SALVINI CONTRO IL GOVERNO
La Libia ha offerto un “pos” (porto sicuro, ndr) ma quel Paese, secondo Medici senza frontiere che collabora a bordo con l’equipaggio della Ocean Viking «non è un posto sicuro dove riportare le persone soccorse. Abbiamo chiesto un’alternativa». Mentre per la Alan Kurdi di Sea Eye la soluzione dopo 11 giorni e dopo i divieti del Viminale a guida Salvini è giunta ieri con lo sbarco a Malta e la distribuzione dei 5 migranti in altri 2 Paesi Ue, per la Ocean Viking il discorso è ancora diverso e legato soprattutto al gran numero di persone a bordo della nave-Ong di Norvegia. Già ieri Orfini dal Pd si era levato contro il (suo) Governo per invitare ad un cambio di registro – «Il primo atto del nuovo governo è chiudere i porti alla Alan Kurdi che è ancora in mare con solo 5 naufraghi a bordo. Così non va bene, per niente. Cacciare Salvini e tenersi le sue politiche non mi pare geniale. Chiedo al governo di correggere subito questo errore» – ma ora con l’intervento di Zingaretti, Conte, Lamorgese e il M5s sono “avvisati”. Chi non si ferma nell’invettiva invece è il leader della Lega Salvini che su Twitter stamattina attacca «Zingaretti: “Quella nave per me deve entrare, senza se e senza ma”. Ottimo inizio… Vediamo alla prova dei fatti se il “nuovo” governo di sinistra farà gli interessi degli italiani difendendo i confini o riaprirà ancora i porti…».