Nuovo colpo di scena sulla nuova indagine di Garlasco: il dna di Ignoto 3 è contaminato, lo annuncia la Procura di Pavia

La nuova indagine riguardante il delitto di Garlasco, potrebbe aver registrato un nuovo colpo in sfavore di chi indaga. Il dna di “ignoto 3” quello rinvenuto nella garza dopo essere stata passata nella bocca della povera Chiara Poggi in sede autoptica, sarebbe stato contaminato. Così come dichiarano da giorni, se non settimane, gli avvocati e i consulenti di Andrea Sempio (ricordiamo, unico indagato nella nuova inchiesta), e della famiglia Poggi, il dna di ignoto 3 non riscriverebbe la storia ma semplicemente sarebbe stato appunto oggetto di contaminazione.



Come precisa il Corriere della Sera, quella garza fu utilizzata 18 anni fa dal medico legale per appunto prelevare del materiale biologico dalla ragazza, ma corrisponderebbe al dna di un cadavere che era stato sottoposto in precedenza ad un’altra autopsia, quindi prima di Chiara Poggi.

A riferirlo in via ufficiale, di conseguenza trattasi di una notizia certa, che fa chiarezza e chiude definitivamente la querelle su Ignoto 3, è stata la Procura di Pavia, attraverso una nota in cui si fa capire che la salma in questione (quella a cui apparterebbe appunto il dna), dovrebbe essere riesumata per effettuare altri controlli e quindi avere la certezza del match.



Nel dettaglio la procura di Pavia spiega che il dna apparterebbe ad una persona la cui autopsia era stata eseguita in un «lasso temporale prossimo» all’esame autoptico effettuato su Chiara Poggi, che venne effettuato il 20 agosto 2007, esattamente una settimana dopo l’omicidio, risalente al 13 agosto 2007.

Lo comunica il procuratore capo Fabio Napoleone, citando una consulenza a firma del genetista Carlo Previderè, considerato uno dei migliori professionisti della categoria (fu lui a chiudere il caso Yara Gambirasio), nonché Pierangela Grignani, eseguita appunto sul profilo genetico che è stato rinvenuto sulla garza utilizzata all’epoca dal medico Ballardini.



Toccherà all’antropologa Cristina Cattaneo effettuare nuove indagini, così come fa sapere sempre la procura in via ufficiale.

DELITTO DI GARLASCO, DNA IGNOTO 3 E’ CONTAMINATO: SI CHIUDE UN CAPITOLO

In ogni caso, l’annuncio di oggi pone quasi sicuramente la parola fine su quello che appare come l’ennesimo falso scoop, l’ennesima “falsa notizia” di questa nuova indagine sull’omicidio di Garlasco. Da quando il caso è divenuto pubblico, a marzo di quest’anno, si sono succedute molteplici notizie rivelatesi poi fake news o false piste, e quella di ignoto 3 si è rivelata, purtroppo per la difesa di Alberto Stasi, tale.

Resta quindi “in piedi” la vicenda dell’impronta 33, che sta dividendo accusa e difesa, tenendo conto che i legali del condannato hanno presentato una consulenza secondo cui quel palmare è di Andrea Sempio e inoltre potrebbe dare esito negativo all’esame del sangue anche in presenza di tracce ematiche. C’è poi la questione del materiale genetico subungueale di Chiara Poggi e infine l’analisi della bpa, la blood pattern analysis, da cui si capirà meglio come si è protratta l’azione omicidiaria.

Dna ignoto 3, Garlasco (Foto: Quarto Grado)

DELITTO DI GARLASCO, DNA IGNOTO 3 E’ CONTAMINATO: LE PAROLE DI GAROFANO E TACCIA

Tornando al dna di ignoto 3, il generale Garofano, ascoltato dal Corriere della Sera, ha confermato quanto già ripeteva da tempo, ovvero che quel dna, che era tutt’altro che un profilo completo, era stato contaminato in sede autoptica che ricordiamo, non è una postazione al 100% sterile come invece avviene in altre prove di laboratorio. I forti sospetti erano sorti sin dall’inizio anche perchè era già stato rinvenuto il dna dell’assistente di Ballardini, e ciò faceva quindi comprendere quanto quel materiale non fosse utilizzabile ai fini della nuova indagine.

Da segnalare infine le dichiarazioni di Angela Taccia, una dei due legali di Sempio, che parlando con l’Adnkronos ha spiegato che “Prima o poi la verità su Sempio salterà fuori”, invocando quindi indagini sempre più approfondite e parlando di “fumo negli occhi” riferendosi al clamore mediatico degli ultimi mesi, con riferimento ovviamente anche ad ignoto 3.