Omicidio Pierina Paganelli, per Ezio Denti impianto accusatorio su Louis Dassilva è debole. "Ma lui, Manuela Bianchi e Loris sono tre bugiardi"
PROCESSO OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, PARLA EZIO DENTI
Ezio Denti nutre molti dubbi sulla solidità dell’impianto accusatorio costruito dalla Procura di Rimini contro Louis Dassilva, imputato nel processo per l’omicidio di Pierina Paganelli. Il criminologo ne ha parlato a Incidente probatorio, programma di Cusano TV che si occupa di cronaca nera. Anche il movente è “molto scarno” per l’esperto, che nutre molti dubbi sull’attendibilità di Manuela Bianchi, nuora della vittima, ex amante dell’imputato e principale accusatrice. “Non credo che possa essere presa molto in considerazione“.
Denti ne parla con cognizione di causa, visto che è stato inizialmente, ma in momenti diversi, consulente di tutti i soggetti coinvolti. “Credo che Louis Dassilva realmente non abbia delle responsabilità, credo sia difficile dimostrare che possa essere lui il responsabile“, ha spiegato l’investigatore privato, secondo cui il vicino di casa di Pierina “è in carcere solamente per supposizioni“, in quanto mancano elementi forti.
Per il criminologo bisognerebbe puntare su altri elementi e altri soggetti. “Io so cosa Louis Dassilva mi ha raccontato, quale potesse essere il rapporto con Manuela. Qui ci sono soggetti che la sanno lunga, tutti conoscono cosa è accaduto. È inutile negarlo“.

Per Denti potrebbe esserci anche più di un responsabile, mentre esclude che Manuela Bianchi e Louis Dassilva si siano incontrati nel garage, “perché anche lì tutta quella farsa degli studi della fonometrica e altro andranno a farsi friggere, perché non ci sono elementi tecnici e scientifici e i movimenti, gli incontri o i mancati incontri del 3 e anche del 4 ottobre sicuramente saranno un tema di dibattito, anzi di dibattimento“.
DELITTO PIERINA PAGANELLI, “LOUIS DASSILVA? MOVENTE NON REGGE”
Ezio Denti, che è stato ascoltato dagli inquirenti durante le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, potrebbe essere sentito in aula come testimone, uno scenario che non esclude. La sua testimonianza, tra l’altro, potrebbe fornire elementi interessanti, visto che ritiene che le parti gli abbiano “dichiarato cose contrarie a quelle che erano invece state raccontate a me“. Questo ha sollevato in lui molteplici dubbi, per i quali si è preso del tempo prima di parlare con gli inquirenti. “Io ho fatto tanti e lunghissimi colloqui e quindi vi so dire che ci sono elementi che sono veramente di interesse“.

Il criminologo fa riferimento a un’affermazione di Loris Bianchi, ma soprattutto all’incontro tra Manuela e Louis che organizzò lui stesso. “Forse sono arrivato prima io della Procura a voler capire se tra di loro c’era realmente un rapporto così affettivo al punto tale da portare Luis a compiere un gesto del genere per proteggere, per nascondere il loro rapporto“. Lui da quel colloquio ha capito che “non era minimamente interessato a Manuela“. Pur essendo molto attaccato, “non aveva nessun interesse a livello amoroso da dover andare a vivere insieme come qualcuno ha ipotizzato“.
“QUALCOSA DI NASCOSTO…”
A suscitare sospetti in Denti anche il fatto che abbia ricevuto un incarico di scoprire se poteva esserci qualche correlazione tra quanto accaduto al figlio della vittima e il delitto dai fratelli Bianchi e l’indagato, ora imputato. “Fa pensare che realmente qualcosa di nascosto da parte di queste persone deve esserci per forza“.
Il criminologo punta il dito contro Manuela Bianchi: “Ha raccontato per un anno intero, un anno e mezzo, una marea di bugie. Oggi viene presa in considerazione solamente perché ha dichiarato di aver parlato in quel famoso garage con Dassilva, il quale le avrebbe confermato che dietro quella porta c’era il cadavere di Pierina Paganelli“. In realtà, non è l’unica ad aver mentito: “Io dico che qui abbiamo tre bugiardi“. Denti ha poi concluso il suo intervento suggerendo di cercare chi provava davvero rancore per Pierina Paganelli: “Questo è il problema“.
