Omicidio Pierina Paganelli: dall'analisi del telefono spuntano messaggi di Louis Dassilva per chiedere riti voodoo contro poliziotti e pm
Omicidio Pierina Paganelli: l’analisi del telefono di Louis Dassilva, unico indagato per l’uccisione della 78enne, avrebbe portato a galla alcuni elementi singolari. Si tratta di messaggi, riporta ANSA, che il 35enne senegalese avrebbe inviato ad alcuni connazionali poco dopo il delitto con lo scopo di ottenere “riti voodoo” contro il pm titolare dell’inchiesta, Daniele Paci, e almeno 6 poliziotti che lavorano al giallo di Rimini.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Dassilva avrebbe chiesto aiuto in Senegal per “fermare”, con la magia nera, il pubblico ministero e gli agenti della Squadra mobile impegnati nella ricerca della verità sui fatti di via del Ciclamino. In particolare, si sarebbe rivolto a uno sciamano per paura di finire in carcere mentre il cerchio si stringeva progressivamente intorno al suo profilo.
Omicidio Pierina Paganelli, i “segreti” di Louis Dassilva e Manuela Bianchi al centro dell’incidente probatorio
Nell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli hanno un ruolo centrale i “segreti” di Louis Dassilva e Manuela Bianchi, la nuora della vittima indagata per favoreggiamento e attualmente sottoposta ad incidente probatorio per cristallizzare la sua verità sul caso.
Oggi ex amanti, avrebbero continuato la loro relazione clandestina anche dopo il delitto di Pierina Paganelli e dopo 17 mesi la donna avrebbe deciso di “scaricarlo” con una versione inedita: sarebbe stato lui a informarla della presenza del cadavere nei garage per poi “istruirla” su cosa fare e dire (spingendola a sostenere di aver fatto lei il ritrovamento in solitaria). Il nuovo resoconto di Manuela Bianchi quindi si è scollato completamente da quello del 35enne finendo su una sponda opposta che, stando ai consulenti della donna, per gli investigatori avrebbe un ampio margine di credibilità.
