Omicidio Pierina Paganelli, la testimonianza Manuela Bianchi è stata ammessa come prova, ma è in forse il confronto con Louis Dassilva in aula
Il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli è destinato ad allungarsi, dopo un’inchiesta tutt’altro che rapida, nonostante la “sforbiciata” della Corte d’Assise di Rimini alla lista dei testimoni presentata dalla difesa di Louis Dassilva. Peraltro, sono state respinte le eccezioni e la richiesta di rito abbreviato.
Comunque, i legali dell’imputato avevano presentato un elenco di 149 persone da sentire, ma ne sono state ammesse molte meno – comunque non poche – essendo necessarie quattro udienze per i testimoni. Al momento non figura la nuora della vittima, Manuela Bianchi, che è anche amante dell’imputato, in quanto la Corte si è riservata la decisione, così come ha preso tempo sul confronto diretto e pubblico con Louis Dassilva.

La difesa ha ribadito più volte i dubbi sulla versione della Bianchi, ma il sospetto – riportato dal Corriere della Sera – è che in realtà punti il dito contro Loris Bianchi, fratello di Manuela. Proprio lui figura tra i testimoni condivisi dalle parti per i quali è stata accolta la richiesta; gli altri sono Valeria Bartolucci (moglie dell’imputato), la nipote della vittima e tutti i figli di quest’ultima.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, I FIGLI IN AULA
Altro elemento importante emerso dalla seconda udienza del processo riguarda proprio la nuora della vittima, poiché l’incidente probatorio sulla sua testimonianza è stato ritenuto valido e, di conseguenza, il suo racconto è entrato a far parte delle prove. Nonostante il rigetto delle eccezioni, l’avvocato Riario Fabbri, che difende Dassilva, si è detto soddisfatto della seconda udienza, perché – come spiegato ai microfoni di Fanpage – i testimoni che volevano includere sono stati tutti accettati.
Comunque, proprio dai parenti di Pierina Paganelli potrebbe ripartire il processo nella prossima udienza, in programma il 10 novembre. Giacomo Saponi, ad esempio, ha già dichiarato di essere convinto della colpevolezza di Louis Dassilva e di aver cambiato idea sull’intreccio con l’incidente del fratello Giuliano.
Se inizialmente non credeva a un collegamento tra l’omicidio e l’incidente, ora invece ritiene che possa esserci una connessione. Invece, non vi sono dubbi sulla genuinità della testimonianza di Manuela Bianchi, che avrebbe detto tutto ciò che aveva da riferire, anche se c’è stata una ritrattazione rispetto a quanto dichiarato inizialmente.
