Maxi-operazione antimafia “Maestrale – Carthago” dei carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia contro la ‘ndrangheta. L’azione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri e ha visto gli agenti protagonisti su tutto il territorio italiano. Come spiegato dall’Agi, le misure cautelari riguardano 84 soggetti: 29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tra le persone coinvolte nell’operazione contro la ‘ndrangheta c’è anche l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, di 47 anni. Già indagato nella precedente “tranche” dell’inchiesta, condotta nello scorso mese di maggio, per il politico sono stati disposti gli arresti domiciliari Gli arresti domiciliari sono stati disposti, inoltre, per Cesare Pasqua e Francesco Massara, ex dirigenti, rispettivamente, del Dipartimento prevenzione e del Settore veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. Ai domiciliari anche l’avvocato Joan Azzurra Pelaggi, ex presidente della onlus “Da donna a donna”, ed alcuni imprenditori del Vibonese. In carcere l’avvocato Francesco Sabatino, del Foro di Vibo Valentia, lo studio del quale è stato oggetto di una perquisizione.
Operazione antimafia ‘Maestrale-Carthago’ in tutta Italia, 84 misure cautelari
Come sottolineato dall’Agi, l’operazione contro la ‘ndrangheta potrebbe portare importanti novità sull’omicidio di Maria Chindamo. La commercialista venne rapita e fatta sparire il 6 maggio 2016 dinanzi alla sua tenuta agricola di Limbadi, nel Vibonese. La Dda contesta all’indagato Salvatore Ascole l’omicidio, in concorso con altri due soggetti (di cui uno deceduto e uno all’epoca dei fatti minorenne) della donna. “Oggi l’aria ha il profumo della giustizia”, le parole di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria: “Aspettiamo di leggere attentamente gli atti di questo segmento di indagine ma un dato mi preme subito rilevare: avere perseguito per tutti questi anni la ricerca della verità sull’uccisione di mia sorella alla fine ha dato risultati. Non ho mai smesso di credere nell’operato della magistratura, anche quando ci poteva essere qualche momento di sconforto. E quanto è emerso oggi premia quella perseveranza. Attendiamo adesso che anche l’ultima responsabilità a carico delle persone coinvolte nell’omicidio venga cristallizzata. E sono certo che alla fine anche questo avverrà, anche se ci vorrà del tempo. La ‘ndrangheta e la subcultura di ‘ndrangheta, se ancora fosse necessario ribadirlo, sono retrograde e perdenti, mentre la bellezza e il sorriso di Maria, pur tra le nuvole, splendono ancora”.